3 ott 2012

Veronica Cappellaro del Pdl (imbucata) alla festa della merda

A casa di Paolo Pazzaglia, davanti a palazzo Chigi

Veronica Cappellaro: che male c'è? Ero invitata
Il padrone di casa: me la sono trovata in salone

«Bleahhh... No no, scusate, sto per vomitare... io vado via», disse con gli occhi lucidi Emilio Sturla Furnò, press-agent.
L'attrice brasiliana Linda Battista, che gli era accanto, indietreggiò vacillando in cima ai suoi sandali argentati, tacco dodici d'ordinanza. Tossì, deglutì. Poi lanciò un urletto: «Quanta cacca! Che schifooo!».

Scopettini da water imbrattati di pongo marrone, assorbenti, nauseabondo tanfo da latrina (fialette carnevalesche erano state appositamente vuotate nell'ascensore): attico e superattico di Palazzo Ferrajoli, tutti in coda per salire al festone volutamente trash organizzato nei suoi magnifici saloni da Paolo Pazzaglia, imprenditore gaudente, ultimo play-boy in attività, ricco provocatore che, abitando di fronte a Palazzo Chigi, si diverte con queste serate danzanti contro la politica e vietate ai politici (ma una signora con capelli in perfetto biondo Roma Nord, vestitino simil-leopardo, si stava turando il naso e si apprestava ad entrare in ascensore per salire su: tra breve scopriremo chi è, e stenterete a crederci).

Venerdì sera, altro giro e altro party romano: però niente a che vedere con le atmosfere ispirate all'antica Grecia - ancelle senza reggiseno che versavano champagne e gli amichetti pariolini con le teste da maiale in cartapesta - con cui il consigliere regionale del Pdl Carlo De Romanis volle festeggiare la sua elezione. Qui scendiamo, se possibile, molto più in basso; qui tutti in coda con in mano l'invito strettamente personale su cui era scritto: «Siamo proprio nella merda». Musica di sottofondo, risate grasse, un tipo vestito da operaio Fiat si aggirava nella bolgia degli invitati (oltre trecento) chiedendo la carità. In fondo al corridoio, un altro signore, seduto su un water, leggeva un giornale. Entrarono Carmen Russo con il marito Enzo Paolo Turchi. Lei: «Oh, santo cielo...». Lui: «Vabbuò... dov'è il buffet?».

Daniela Martani, l'ex hostess dell'Alitalia divenuta celebre per aver protestato in piazza con il cappio al collo, cantava al pianoforte. La contessa Patrizia de Blanck (ex Isola dei famosi) sbottò: «Oh... io mi sento tutta sporca e appiccicosa!». Lo scrittore Luciano De Crescenzo fu fatto accomodare su un divano proprio mentre la signora bionda in abitino da night-club, che imperterrita s'era turata il naso pur di salire, compariva sulla porta.
Paparazzo: «Aho'! Ma... ma quella nun è la consigliera...».
Altro paparazzo: «Nun ce posso crede... È Veronica Cappellaro...».
Flash, ressa (all'improvviso spuntò anche, come testimonia Gabriella Sassone, bravissima cronista mondana e firma velenosa di Dagospia , una troupe delle Iene, con quella strepitosa maschera di Enrico Lucci che già allungava il microfono).

Era lei, sì. Improvvisamente ospite d'onore. Veronica Cappellaro dai Monti Parioli, di anni 31, strettissimo rito berlusconiano, per il Pdl presidente della commissione Cultura alla Regione Lazio con questo curriculum: sei anni al consiglio municipale e poi paracadutata (non è una metafora) al Consiglio regionale, a 13 mila euro netti al mese (un figlio, avuto da Luca Pompei, nipote di donna Assunta Almirante, l'ha chiamato Piersilvio; un altro figlio l'ha invece avuto da Francesco Pasquali, finiano, pure lui consigliere regionale).

Signora Cappellaro, le è sembrato opportuno partecipare a quella festa?
«Primo: la festa sugli escrementi non l'ho organizzata io, ero solo un'invitata. Secondo: che male c'è ad andare a una festa?».La festa era organizzata in sfregio a voi politici. «Embè? Perché, non è vero che stamo tutti nella merda?». Senta...
«Pure lei, non creda, pure lei è nella merda se è costretto a chiedermi di quella festa, invece di farmi domande sulla mia importante attività alla Regione Lazio...».
Allora devo chiederle come e perché, con i soldi del suo gruppo, soldi pubblici, ha speso 1.080 euro per una serie di ritratti fotografici, 17 mila euro per una serie di cene da «Pasqualino al Colosseo» e 8.800 euro per un aperitivo al «Bar Martini»: perché? «Ah, vabbé... No, dico: mi vuole mettere in croce per un aperitivo?».
Un aperitivo da 8.800 euro: signora...
«Senta, ma qual è il politico che paga di tasca sua? Lei ne conosce? E poi... ma che me ne frega a me'! Posso sta' a perde tempo con lei pe na' festa sulla merda?».

Alla festa, ad un certo punto, arrivò anche Ilona Staller detta Cicciolina, ex pornostar che, a 61 anni suonati (gli anni passano per tutti) vorrebbe tornare in Parlamento con il suo nuovo partito, che ha chiamato Dna, «Democrazia, natura e amore, per far vivere felici tutti i cicciolini italiani».
In un angolo, il padrone di casa (65 anni portati con spavalderia) se la rideva di gusto. Tre ragazze molto belle e con minigonne inguinali ballavano scatenate mimando scene lesbo; gli invitati un po' più su con l'età, come Adriano Aragozzini e Rosanna Lambertucci, s'avventavano senza indugi su dolci che avevano l'inquietante forma, e colore, di grosse feci.
(« Ho la fortuna di abitare davanti al palazzo del governo, così organizzo feste per esprimere il mio disappunto: i politici mi fanno tutti schifo. La mattina dopo, magari, mi pento: penso che i soldi spesi avrei potuto donarli ai bimbi poveri. Ma poi mi convinco che una festa trash, forse, è una denuncia più utile».
Pazzaglia, però perché ha invitato la Cappellaro?
«No, guardi, io ho una regola ferrea: i politici, a casa mia, non mettono piede. Quella s'è imbucata».
Imbucata? «Me la sono ritrovata in salone. Ho chiesto chi fosse, quando ho visto che tutti la fotografavano...»).

Fonte: corriere.it

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