17 ott 2012

Ama, promozioni a 11 sindacalisti. Ecco la lettera rimasta nel cassetto

La Cgil scrisse ai vertici aziendali il 31 agosto. Carlo Podda: «La giunta sapeva».
I sindacati di base: azzeramento del consiglio d’amministrazione

ROMA
Carriere «facili» per i sindacalisti: sullo scandalo delle super-promozioni all’Ama arrivano i primi documenti che chiariscono i retroscena. Fin dallo scorso 31 agosto la Cgil aveva messo nero su bianco la propria contrarietà a un’intesa tra vertici aziendali e organizzazioni dei lavoratori finalizzata a concedere avanzamenti di carriera ai rappresentati sindacali.

UNDICI NOMI
Poi, le cose sono andate diversamente: la Cgil è rimasta fuori e le promozioni (doppio scatto di livello, con l’applicazione del parametro economico più alto, non sempre dovuto) sono state elargite a 5 rappresentanti della Cisl (ai nomi già noti, Alessandro Bonfigli, Maurizio Marozzi, Roberto Efficace e Alessandro Cardinaletti, si aggiunge quello di Angelo Curcio, coordinatore del settore Igiene Ambientale), due dell’Ugl (Stefano Cantarini e Luigi Palmacci, già rimossi dai vertici della confederazione), due della Uil (Stefano Bertinelli e Valter Valerio) e due della Fiadel (Massimo Cicco e Claudio Romani).

DOPPIA LETTERA
La prima missiva ai vertici Ama era stata firmata dal segretario della Funzione pubblica di Roma e Lazio, Carlo Podda, e inviata al presidente Ama Giorgio Benvenuti, all’allora amministratore delegato Salvatore Cappello e al direttore del personale, Paolo Passi. «Sembrerebbe – dice il testo – secondo voci che si rincorrono in queste ore presso tutte le sedi Ama, che siano stati promossi alcuni dirigenti sindacali… Sarebbe preoccupante che l’azienda abbia deciso di occuparsi prioritariamente di tali vicende, non certo centrali…». In mancanza di risposte, il 20 settembre la richiesta di chiarimenti era stata reiterata al direttore Giovanna Anelli, nel frattempo subentrata all’Ad Cappello.

«LA GIUNTA SAPEVA»
Adesso la richiesta della Cgil è di un’immediata retromarcia. «Se c’è stato un accordo sulle promozioni a favore di alcune sigle sindacali – dice Podda – sarebbe opportuno che coloro che l’hanno sottoscritto ci ripensassero e che in ogni caso l’azienda lo ritirasse. Ciascuno deve fare un mestiere alla volta, se fai il sindacalista ti occupi di tutti i lavoratori e non dei tuoi interessi. Quel che più mi rammarica è che tutto ciò si sarebbe potuto evitare se l’azionista di Ama, vale a dire il Campidoglio, fosse intervenuto per tempo. Posso testimoniare di persona che la giunta comunale era perfettamente a conoscenza di quanto si andava preparando».

«ELEZIONI DELLE RSU»
Il sindacato di base Usb dell’Ama, con una nota firmata da Maria Teresa Pascucci, ha chiesto intanto «l’azzeramento del consiglio di amministrazione e dei vertici aziendali». «L’azienda è ormai diventata uno strumento per garantire il consenso al sindaco. Di fronte alla commistione tra azienda e alcune organizzazioni - sostiene l’Usb - crediamo sia arrivato il momento di garantire una rappresentanza veramente democratica all’interno di Ama attraverso le elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie, bloccate da circa dieci anni».

Fonte: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_ottobre_16/ama-assunzioni-facili-elezioni-2112272493201.shtml

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