28 ott 2009

Gli uomini PD arrestati a Firenze si sentivano gli uomini "più forti del mondo".

"Siamo i più forti del mondo" fu una frase pronunciata dopo l'approvazione di una pratica 'difficile'; "Non si muove foglia che il capogruppo non voglia" quella ascoltata quando altre pratiche venivano condizionate. E ancora: "Siamo più fedeli tra noi che con le mogli". Queste alcune frasi emerse da intercettazioni telefoniche e ambientali raccolte nelle indagini che vedono al centro la società di progettazione edilizia Quadra fondata, tra gli altri, dall'ex capogruppo del Pd, Alberto Formigli, già presidente della commissione urbanistica di Palazzo Vecchio. Quest'ultimo, finito oggi agli arresti domiciliari, si dimise poi dall'incarico di capogruppo il 3 dicembre scorso proprio in seguito alle polemiche su un presunto conflitto di interessi tra il suo ruolo di politico e quello di fondatore ed ex socio di Quadra.

L'inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, ha portato a sette arresti, uno in carcere, gli altri ai domiciliari, e a indagare in totale 24 persone. Coinvolti imprenditori, liberi professionisti e dipendenti del Comune di Firenze. Le intercettazioni, hanno reso noto i pm Leopoldo De Gregorio e Giuseppina Mione, mostrano che i soci di Quadra frequentavano giornalmente l'ufficio edilizia privata del Comune di Firenze dove si confrontavano con i responsabili, i geometri Bruno Ciolli e Giovanni Benedetti, su tutte le richieste di permessi pervenute all'ufficio.

In un'intercettazione ambientale resa nota in conferenza stampa dal pm Mione l'ex presidente dell'ordine degli architetti di Firenze Bartoloni detta alcune modifiche per far approvare un progetto: a scrivere sotto dettatura, nel suo stesso ufficio, è il geometra Benedetti; poi Ciolli firmerà la pratica come capo ufficio. In altre intercettazioni ambientali, ottenute con microcamere, si vede Bartoloni che lavora al computer di Benedetti; in un'altra, il geometra Alberto Vinattieri, già dipendente part-time del Comune e socio di Quadra, viene visto normalmente lavorare al tavolo di Benedetti.

Grazie alle intercettazioni sarebbe stata riscontrata anche la falsificazione delle tavole di progetti. Il sodalizio tra gli indagati viene evidenziato dalla procura anche rispetto ad abituali scambi di badge per giustificare assenze. Una, sempre riferita dai pm, anche clamorosa: Ciolli fa una vacanza a New York ma avrebbe giustificato l'assenza dicendo di dover accudire la madre ammalata. Tra gli indagati figura, proprio per aver timbrato al posto di Ciolli il suo cartellino, una dipendente comunale.

Quadra, secondo la procura, aveva corsie preferenziali nell'ottenimento delle autorizzazioni comunali per sé e a favore di ditte 'amiche'. Sono una decina le società di costruzioni coinvolte nell'inchiesta. Secondo quanto emerge i geometri comunali Ciolli e Benedetti, trattando con una di queste, avrebbero ottenuto guadagni illeciti poi dirottati su propri investimenti in Ucraina. "Gli indagati - hanno ancora spiegato i pm Mione e De Gregorio - erano a piena e continua disposizione di imprenditori e professionisti per agevolare e gestire le pratiche edilizie".

"Tra loro Formigli - hanno ancora detto - è stato abilissimo ad interpretare il duplice ruolo di consigliere comunale e di socio occulto di Quadra, mentre Barbaro era stato messo a capo della commissione urbanistica per attuare le intenzioni di Quadra". I pm hanno parlato di "meccanismo di solidarietà in atto da anni" tra i principali indagati dell'inchiesta, che riguarda 21 interventi edilizi a Firenze. "A parte la corruzione, che è il titolo giuridico - ha commentato il procuratore Quattrocchi - siamo davanti a una corrosione del rispetto dell'etica pubblica e della civitas, un rispetto che deve funzionare per tutti come orientamento nella vita della comunità".

Oltre ai sette arrestati, ci sono 17 denunciati mentre 21 sono state le perquisizioni eseguite oggi. Tre dipendenti comunali, non arrestati, sono stati sospesi dall'esercizio del loro pubblico ufficio. I reati contestati nell'inchiesta sono, a vario titolo, associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, truffa aggravata, falso ideologico. Sotto esame 21 interventi edilizi, fra cui il complesso ex Lavazza di piazza Dalmazia. In questo edificio di nuova costruzione, hanno detto i pm, la figlia di Ciolli ha ottenuto un appartamento con un forte sconto. Inoltre, rispetto all'ipotesi di truffa aggravata il pm Mione ha detto che si riferisce ad un intervento per appartamenti in edilizia agevolata in via di Scandicci nell'ambito del progetto '20 mila alloggi in citta''.

I lavori, ha spiegato il pm, si sarebbero svolti senza rispetto della normativa sulle barriere architettoniche, di quella antincendio e senza usare materiali di bioedilizia. Gli atti relativi sono stati già inviati alla Corte dei Conti per verificare eventuali danni erariali.


Fonte: gonews.it

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