8 gen 2009

"Il canile è brutto, ma gli animali erano trattati bene"

«C´è una definizione che può sembrare assurda e invece significa molto: un canile dove i cani ti accolgono ridendo. E´ il caso del Termine. Ci sono canili molto moderni con l´erbetta all´inglese. Quando uno arriva al Termine dice: oddio che orrore. Però ai cani non interessa l´erbetta all´inglese se non possono uscire mai dalle loro gabbie. La nostra associazione, invece, si è svenata a più riprese per acquistare terreni, in modo che ogni cane potesse avere un´ora di sgambatura due volte al giorno. Perciò io credo che l´accusa di maltrattamento di animali si riferisca solo all´aspetto esteriore del canile, ma non al benessere degli animali». Il professor Luciano Barbi ha difeso appassionatamente in aula l´operato della Associazione Amici del Cane e del Gatto il cui ex presidente, Alberto Alberti, è accusato dal pm Giuseppina Mione di una lunga serie di violazioni di legge, fra cui il maltrattamento di animali e l´appropriazione indebita di parte delle somme depositate sui conti dell´associazione.

Quando fu sequestrato, il 10 febbraio 2006, il canile del Termine ospitava 460 cani e 40 gatti e fu trovato in condizioni igieniche drammatiche. Le ha descritte ieri il veterinario Paolo Cicerone. Escrementi ovunque, un odore terribile, un ratto morto in una gabbia, buche di topi. Mancava un adeguato registro sanitario e alcuni cani erano malati o a rischio grave di infezioni. C´era sovraffollamento. Ma - ha spiegato poi una volontaria - ogni estate davanti al cancello venivano lasciate ceste di cuccioli abbandonati, un anno ne arrivarono 90: «E bisognava per forza adottarli». D´altra parte né il Comune di Firenze, né quelli di Sesto e di Campi hanno sinora realizzato una struttura di accoglienza per i cani prevista dalla legge regionale. Non tutti gli amanti degli animali, però, difendono l´operato di Alberti e dei suoi collaboratori, che sono assistiti dagli avvocati Sandro Traversi e Paola Pasquinuzzi. L´Associazione amici del cane è parte civile con l´avvocato Massimo Conti. Degli oltre 100 cani di sua proprietà, ospitati nel canile di Campi, si è persa ogni traccia quando la struttura era custodita da Alberti. E´ parte civile anche la Lega antivivisezionista: ha perduto gli undici pitbull che aveva affidato ad Alberti. Si sono costituiti anche i comuni di Sesto e di Campi, con gli avvocati Lorenzo Zilletti e Monica Severi. In aula la passione è grande.

Fonte: firenze.repubblica.it

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