19 dic 2013

Farai sesso con me una volta a settimana: contratto choc dell’assessore Pdl alla segretaria

Nuovo capitolo dell’inchiesta sull’assessore regionale pdl Luigi De Fanis. Il testo trovato a casa della donna

Un contratto di lavoro che imponeva alla segretaria di fare sesso una volta alla settimana con il suo datore di lavoro. Lo scandalo scoppiato alla Regione Abruzzo con l’arresto, a metà novembre, dell’Assessore alla Cultura, Luigi De Fanis, (per truffa aggravata e peculato) si arricchisce di un nuovo capitolo. Secondo quanto riporta «Repubblica », De Fanis, politico del Pdl di 53 anni, pretendeva sesso dalla sua segretaria. Tutto avveniva in cambio di denaro: 36mila euro all’anno. Il contratto, come racconta il quotidiano, era custodito in casa della giovane donna di 32 anni che l’aveva però strappato in mille pezzi. Sono occorsi giorni, agli inquirenti, per rimetterlo insieme.

«OSSESSIONATO DA ME» - L’accordo è stato trovato in casa della donna durante una perquisizione degli agenti della polizia giudiziaria della Procura di Pescara . Anche la 32enne era infatti stata arrestata, insieme a De Fanis, con l’accusa di essere complice dell’assessore nel chiedere tangenti ai piccoli operatori culturali. Durante un interrogatorio la donna avrebbe confermato di aver avuto una relazione con l’assessore. «Era ossessionato da me - ha spiegato - mi ha costretto a firmare quel contratto. Io non ho potuto rifiutare. Ho avuto paura...».

L’INDAGINE - Come spiega «Abruzzo24ore», De Fanis, la sua segretaria e due dipendenti della Regione Abruzzo, sono stati arrestati a novembre. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. Delle quattro misure cautelari, due sono agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora. L’indagine - coordinata dal procuratore capo di Pescara, Federico De Siervo e dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli - punta a chiarire le modalità con cui sono stati assegnati i contributi regionali per organizzazione, adesione e partecipazione a convegni e altre manifestazioni culturali.Le indagini, riferiscono dalla Forestale, hanno preso il via dalla denuncia di un imprenditore . In particolare gli accertamenti si sono concentrati sull’erogazione di fondi regionali destinati alla organizzazione degli eventi celebrativi dell’anniversario dei 150 anni della nascita di Gabriele d’Annunzio.

Fonte: corriere.it

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