25 set 2012
Rifiuti a Minturno, arrestati Romolo Del Balzo e altri sei. Consigliere ricoverato in ospedale
TUTTI GLI ARRESTATI
Oltre a Romolo Del Balzo sono stati arrestati due dirigenti dell’ufficio Ambiente del Comune di Minturno, Giuseppe Papa e Michele Camerota, di 61 e 48 anni; l’amministratrice della Ego Eco Augusta Ciummo, di 26 anni, e tre dipendenti della società appaltatrice: Anna Romano, di 54 anni, Gerardo Ruggieri, di 43 anni e di Liberato De Simone, di 52 anni.
L’INDAGINE
Gli arresti di questa mattina sono stati eseguiti dai baschi verdi del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia. L’attività era iniziata nell’agosto del 2008 con l’individuazione e il sequestro di due aree, nel comune di Minturno, illecitamente adibite a stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali, pari a 30.000 metri quadrati, nonché di un quantitativo di scarti pari a circa kg 84.000. Le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal gip presso il tribunale di Latina, Costantino De Robbio (nella foto) e fanno seguito a quelle già applicate nel dicembre dello scorso anno nei confronti di un imprenditore di Cassino e di un pubblico funzionario del Comune di Minturno. Ai soggetti coinvolti vengono contestati i reati di concorso in frode nell’esecuzione di pubblici appalti e pubbliche forniture nonché di truffa ai danni di enti pubblici.
SEQUESTRI PER 15 MILIONI
Nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti a Minturno, che ha portato all’arresto di 7 persone tra cui il consigliere regionale Romolo Del Balzo (Pdl), il Gip ha inoltre disposto il sequestro per equivalente di 3 società aventi sede in Roma ed operanti su tutto il territorio nazionale, nonché di beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di circa 15 milioni di euro. «Gli accertamenti – spiega la finanza – hanno permesso di acclarare che le società coinvolte eseguivano le prestazioni in difformità da quanto sottoscritto nell’appalto. Più in particolare, sono stati riscontrati la mancata corresponsione dei contributi previdenziali ai dipendenti, la mancata o difforme esecuzione del servizio, la mancata esecuzione della raccolta differenziata, l’impiego di mezzi ed attrezzature obsoleti e non funzionanti, il trasferimento di mezzi e mano d’opera da un appalto all’altro, l’esercizio del servizio con automezzi privi della prevista copertura assicurativa, il tutto pur ricevendo, con la compiacenza di funzionari e pubblici amministratori, regolari liquidazioni e spettanze».
IL RUOLO DI DEL BALZO
Avrebbe agevolato l’ingresso della società Ego Eco nell’appalto per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Minturno avvalendosi della sua autorità politica. Secondo la Procura di Latina Sarebbe Romolo Del Balzo, ex presidente del consiglio comunale di Minturno e attuale consigliere regionale e presidente della commissione lavori pubblici e politiche della casa, il regista del sistema messo in piedi per agevolare la società di Cassino che gestisce la raccolta dei rifiuti nel comune del sud pontino. Del Balzo avrebbe avuto infatti rapporti diretti con la Ego Eco e avrebbe, dal 2006 ai primi mesi del 2010, favorito la società consentendole di ricevere somme maggiorate rispetto al servizio reso per l’amministrazione. Del Balzo al momento della notifica dell’arresto ha accusato un malore ed è stato trasferito in ospedale.
NESSUNA ASSOCIAZIONE PER DEL BALZO
«Il Gip del Tribunale di Latina, Costantino De Robbio, ha ritenuto sussistere a carico dell’Onorevole Romolo Del Balzo le esigenze di custodia cautelare, in relazione ad una ipotesi di truffa ai danni dell’Ente comunale di Minturno; non ritenendo, invece, sussistere gli estremi per associazione a delinquere, richiesta dal Pm procedente, accusa che resta a carico degli altri indagati. Numerosi sono stati gli attestati di solidarietà a Del Balzo, tra i quali quelli della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dell’europarlamentare Alfredo Pallone e del coordinatore Pdl Lazio, Vincenzo Piso. Nell’indagine che lo vede indagato, l’Onorevole auspica celerità per chiarire la sua posizione, rimanendo fiducioso nel lavoro della magistratura». Così in una nota l’ufficio stampa di Romolo del Balzo, consigliere regionale Pdl, arrestato nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione rifiuti a Minturno.
CHI E’ ROMOLO DEL BALZO
Nato il 5 ottobre 1955 a Minturno dove vive e lavora. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università “La Sapienza” di Roma, conseguendo in seguito la specializzazione in Medicina del Lavoro presso il “II Policlinico universitario” di Napoli. Dirigente nella ASL di Latina. Eletto consigliere comunale nel Comune di Minturno per la prima volta nel 1995, dallo stesso anno presidente del Consiglio comunale. Nel 1995 primo eletto al Consiglio provinciale di Latina con quasi 4.000 preferenze. Nominato assessore nel 1997 con delega all’assetto del Territorio, Trasporti, Rapporti CEE ed Agricoltura. Nel 1999 è stato rieletto al Consiglio provinciale risultando nuovamente primo eletto, nominato Vice-Presidente della Giunta provinciale con delega all’Urbanistica, Patti territoriali, Servizio Informativo Territoriale e Trasporti. Alle Comunali del 2000 rieletto al Consiglio comunale di Minturno con 1.146 preferenze, ricoprendo la carica di Presidente del Consiglio per l’intero mandato. Vice-Presidente della Provincia di Latina fino al 2004, ha in seguito ricoperto la carica di Assessore con delega alla Pianificazione Urbanistico-Territoriale, Servizio Informativo Territoriale, Assetto e Vincolo Idrogeologico, Politiche della Mobilità e dei Trasporti. Alle elezioni dell’Aprile 2005 è stato rieletto al Consiglio comunale di Minturno risultando primo eletto con 719 preferenze e ricoprendo per la terza volta la carica di Presidente del Consiglio. Dal 2005 al 2006 Assessore all’Urbanistica e Politiche della Mobilità e dei Trasporti della Provincia di Latina. Nel 2006 è entrato a far parte del Consiglio regionale del Lazio ricoprendo la carica di Consigliere Segretario e di Vicepresidente della Commissione Sanità. Col rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del Presidente Renata Polverini inizia il suo secondo mandato in Regione con la nomina a Presidente della Commissione consiliare “Lavori pubblici e Politica della casa”.
Fonte: latina24ore.it
Il termine scandalo deriva dal greco skàndalon, che significa ostacolo, inciampo. Il significato più antico del termine rinvia ad azioni o discorsi che danno cattivo esempio.
Nell'accezione corrente uno scandalo è l'effetto di un'azione che, una volta divenuta di pubblico dominio, causa un turbamento della sensibilità morale pubblica, prevalentemente in materia di sesso, denaro ed esercizio del potere. Il turbamento deriva in genere, più che dall'infrazione di singole norme, dal fatto che le azioni considerate "scandalose" sono caratterizzate da una commistione impropria delle categorie citate, che tale commistione è stata resa pubblica e/o che le azioni "scandalose" hanno com protagonisti personaggi pubblici.
I motivi di scandalo variano quindi in funzione delle epoche, delle culture e delle classi sociali in cui tali comportamenti vengono messi in atto e resi noti. Essendo la notizia pubblica di un fatto il motore principale dello scandalo, nella società moderna essi vengono frequentemente amplificati - e spesso costruiti - dai media, che promuovono a scandalo (cioè a questione etica di interesse generale) pettegolezzi sulla sfera privata (familiare, affettiva, sessuale) di persone note.
Gli ambiti in cui possono avvenire gli scandali sono i più vari, in ambito politico-finanziario possono riguardare episodi di corruzione e abuso di potere; in ambito privato possono riguardare l'infedeltà coniugale, la sessualità o l'omosessualità delle persone coinvolte, l'abuso fisico a danni di soggetti deboli (es. la pedofilia); in ambito sportivo è spesso motivo di scandalo una condotta sleale (ad esempio, casi di corruzione e doping).
Concernendo azioni "discutibili", molto spesso gli scandali hanno conseguenze politiche e giudiziarie. Ancor più spesso vengono strumentalizzati a scopo politico o economico.
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