13 feb 2011

Sul web le idee del "favoloso mondo di Nicole".

La Minetti scrive una rubrica online: nei commenti molti inviti a dimettersi
La consigliera regionale critica le donne in piazza: nelle fiabe non succede mai

MILANO - Si è aggiunta una voce nel coro di intellettuali, politiche, giornaliste, attrici, scienziate, artiste, religiose, persone comuni che in queste settimane ha alimentato il dibattito sulle donne e sulla grande manifestazione che oggi le porterà in piazza. È la voce del consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti, la venticinquenne al centro del Ruby-gate accusata di favoreggiamento della prostituzione e della prostituzione minorile. Che debutta sulla Rete con l'ambizione di far sentire «il cosiddetto "canto segreto delle sirene"».

L'ex igienista dentale che ha derubricato il fondoschiena del premier in un deretano flaccido, ha mostrato indubbio coraggio esponendo il suo pensiero ai commenti dei lettori di Affaritaliani.it, il quotidiano online fondato e diretto da Angelo Maria Perrino, nella rubrica nuova di zecca «Il favoloso mondo di Nicole». Il primo intervento, ieri, riguarda appunto le donne. Con sillogismo perfetto la già valletta televisiva di «Colorado Café» parte da Cenerentola e dalla Bella addormentata, passa a Puffetta e Biancaneve e poi conclude: «Non ho ricordi di una principessa manifestante, e nemmeno di una fiaba che iniziasse con "C'era una volta in piazza..."». Perché a lei «urlare che "le donne sono diverse se abbiamo lottato per la parità dei sessi suona come un'incoerenza"».

La consigliera, descritta sul sito ufficiale come «un mix di sangue caliente della Romagna (terra natia) e di self control britannico (terra natia dei genitori)», chiude le sessantotto righe giornalistiche senza offrire certezze o verità assolute, ma con una esortazione. «Abbiamo una vita per fare bene, e la stessa vita per compiere errori, di calcolo o di consapevole imprudenza. Ma possiamo pur sempre cambiare. E il modo per farlo non sarà urlare tutte insieme uno slogan, ma forse, parlarci».

I commenti non si sono fatti attendere. I più sobri hanno chiesto alla signorina di dimettersi. Qualcuno l'ha incoraggiata: «Auguri di buon lavoro e cordiali saluti».

La rubrica di Nicole Minetti

Fonte: corriere.it

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