30 nov 2010

Bufera al comune di Castel Volturno «Favorì il boss Cicciotto e mezzanotte»: sospeso per 2 mesi comandante dei vigili

Le indagini sulle infiltrazioni dei Casalesi. I caschi bianchi chiusero un occhio sulle attività di Bidognetti

CASERTA - Sospeso per due mesi il comandante dei vigili urbani di Castel Volturno, Vincenzo Cassandra, per i pm avrebbe chiuso un occhio sulle attività imprenditoriali dei Casalesi. Il comandante 51enne dei caschi bianchi è stato sospeso nell'ambito delle indagini sulle infiltrazioni camorristiche nel comune casertano con un'ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda di Napoli, con i pm Conzo, Sirignano, Falcone e Milita. L'ordinanza è stata notificata a Cassandra nella mattina di oggi, venerdì, dalla Squadra Mobile di Caserta. L’ufficiale è accusato di abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e favoreggiamento personale, reati aggravati dall’avere agito al fine di agevolare la fazione dei casalesi ritenuta guidata da Francesco Bidognetti, detto «Cicciotte e mezzanotte».

Dalle indagini della Squadra mobile di Caserta sulle infiltrazioni camorristiche nell’amministrazione comunale di Castel Volturno, che nei giorni scorsi hanno già portato all’arresto di esponenti del clan dei casalesi ed alla denuncia per concorso esterno di numerosi amministratori e funzionari, è emerso che Cassandra ed altri appartenenti al corpo della polizia municipale del comune del litorale casertano, avrebbero omesso di denunciare il proprietario di un albergo, consentendo la prosecuzione dell’attività nonostante gli fossero state sospese le licenze per gravi violazioni della normativa antincendi. In un’altra circostanza, lo stesso comandante dei Vigili urbani di Castel Volturno ed altri appartenenti alla polizia municipale, intervenuti per un incidente stradale in cui era coinvolto un latitante del clan dei casalesi che tentava di sfuggire ad un posto di controllo, secondo l’accusa, avrebbero omesso di procedere ai rilievi per consentirgli la fuga. Nell’ambito delle stesse indagini risultano indagate 16 persone tra amministratori, funzionari e dipendenti comunali, compresi il sindaco e l'ex sindaco Antonio Scalzone e Francesco Nuzzo.

Fonte: corrieredelmezzogiorno.it

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