12 mag 2010

A Lamezia Terme tribunale civile intasato da migliaia di cause-fotocopia contro Telecom

CATANZARO – Valanga di ricorsi contro Telecom Italia al Tribunale civile di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, dove a fronte di una richiesta di rimborso per le spese postali non dovute in bolletta, ci sono citazioni per danni che superano i mille euro. Un fenomeno che negli ultimi due anni s'è diffuso in modo esponenziale, tanto che in cancelleria civile finora sono depositati 2.765 atti contro Telecom, a fronte dei 12 mila complessivi pendenti nel Tribunale.

All'ufficio legale della società di Franco Bernabè non se la sono bevuta, e nel settembre dell'anno scorso è stato inviato un esposto alla procura della Repubblica di Lamezia. Dalle indagini della polizia giudiziaria è venuto fuori che alcuni legali del foro lametino hanno presentato le citazioni all'insaputa dei ricorrenti: 25 avvocati si trovano iscritti nel registro degli indagati per falso nell'esercizio della professione, e 5 di loro anche per truffa ai danni della società telefonica.

Questi avvocati, in sostanza, si sarebbero dati da fare per raccogliere bollette e numeri telefonici all'insaputa degli intestatari e, falsificando le loro firme, avrebbero presentato le richieste di risarcimento danni. I legali tirano fuori il Dpr 633/72 secondo cui "le spese di emissione della fattura non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo".

Alla Telecom gli avvocati definiscono "ricorsi seriali" quelli ai giudici di pace, che hanno tutto da guadagnarci visto che vengono pagati a sentenza.

Gli investigatori hanno calcolato che un solo avvocato in tre anni di questa onorabile attività-fotocopia avrebbe chiesto all'azienda telefonica oltre un milione di euro a titolo di risarcimento danni. A volte i clienti esistono davvero, altre volte si tratta di persone del tutto inconsapevoli: a Lamezia ci sono un centinaio di utenti Telecom che, negli interrogatori, sono cascati dalle nuvole davanti ai "loro" atti di citazione.

Un sistema truffaldino che sembra non sia circoscritto soltanto a Lamezia Terme ma sia diffuso in diversi distretti telefonici del Sud. E le spese affrontate da Telecom per resistere sono consistenti.

Ma il danno è doppio, perché a pagare oltre alla Telecom è anche la collettività: con quasi 3 mila ricorsi pendenti la cancelleria civile del Tribunale di Lamezia sta scoppiando, i fascicoli sono troppi e vengono "archiviati" accatastandoli a terra. Bloccando di fatto l'attività ordinaria, quella cioè per i processi veri.

Fonte: ilsole24ore.com

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