NAPOLI - Ciro «Pisellino» Petrone, l'attore reso noto da Gomorra, di nuovo alle prese con scene da film di malavita. Due pregiudicati, i cugini Salvatore e Luigi Prinno, di 25 e 22 anni, affiliati all’omonimo gruppo camorristico attivo nel centro storico di Napoli e schierato a fianco del clan dei Sarno sono stati arrestati a Trecase, nella zona vesuviana, con le accuse di detenzione e porto illegale di armi durante il ricevimento per il matrimonio del fratello di Salvatore. E tra gli oltre cento invitati al banchetto identificati dai carabinieri c'era anche lui, l'attore appena tornato in Italia dal reality show «La Fattoria» e divenuto famoso grazie al successo ottenuto dal film Gomorra dove nel ruolo di «Pisellino» recitava nella parte di un aspirante camorrista, rampante e pronto a tutto pur di diventare un boss in stile Scarface sfidando i clan storici del casertano.

Dalla finzione cinematografica alla realtà i carabinieri, neutralizzata una «sentinella» con radiotrasmittente posta a guardia dell’ingresso del locale pubblico in cui si celebrava il matrimonio cui partecipava Petrone hanno bloccato Salvatore Prinno mentre cercava di allontanarsi armato di una pistola calibro 9. Una seconda pistola semiautomatica è stata trovata, pronta all’uso, vicino alla consolle per i musicisti. Nel corso di successiva perquisizione a casa di Luigi Prinno, sorpreso in un ristorante attiguo dove si era rifugiato per sfuggire ai militari sono state trovate altre due pistole, tenute in una cassaforte. Al ricevimento i carabinieri hanno identificato diverse persone ritenute vicine al clan Sarno, nonché alcuni personaggi minori del mondo dello spettacolo tra cui lo stesso Petrone.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.it
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