20 feb 2009

«Sfiducia» ai vigili del Comune di Firenze

Conclusa l'indagine interna
Polizia municipale nell'occhio del ciclone. Il comandante, Alessandro Bartolini, sotto attacco politico. La commissione affari istituzionali di Palazzo Vecchio lunedì prossimo porterà in consiglio comunale un ordine del giorno per chiedere «strumenti di controllo sull'operato dei vigili urbani
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Vigili urbani ancora sotto tiro. La commissione affari istituzionali di Palazzo Vecchio ha deciso (con l'assenso di gran parte della maggioranza) di portare lunedì prossimo in consiglio comunale un ordine del giorno che chiederà «strumenti di controllo sull'operato di vigili urbani». Una scelta che arriva ancora prima di conoscere l'esito dell'indagine interna sui vigili e che suona come un atto di sfiducia al comandante dei vigili urbani, Alessandro Bartolini. Ma non solo, il documento approvato ieri tocca anche l'assessore Graziano Cioni. A cui sarà chiesto di rimettere mano al regolamento di polizia municipale, già in vigore da sette mesi. A sollevare i primi dubbi sull'attività dei vigili sono stati i consiglieri Marco Stella (Fi) e Stefano Alessandri (An). Che avevano chiesto «seri approfondimenti», attraverso una commissione d'indagine, su alcuni episodi. Tra cui sanzioni a locali per le pedane esterne e i rumori notturni. La questione è passata poi nella commissione affari istituzionali, che ha subito convocato il comandante Alessandro Bartolini. E durante l'audizione sono volate accuse bipartisan: «discrezionalità », «troppa rigidità», «mancato buonsenso», tanto per citarne qualcuna. Da qui il comandante Bartolini ha fatto scattare un'indagine interna, voluta anche da Cioni.

L'INDAGINE INTERNA - Il risultato è stato consegnato proprio ieri all'assessore, ma non è stato ancora reso noto perché nel frattempo la procura ha deciso di aprire un fascicolo con un doppio obiettivo: stabilire l'attendibilità delle segnalazioni «allusive » di comportamenti non imparziali dei vigili, e verificare se quelle segnalazioni hanno avuto contenuto lesivo nei confronti dei vigili. «Ho scritto al procuratore — spiega Cioni — per sapere se posso rendere pubblico ai consiglieri il contenuto dell'indagine interna». Intanto, sono arrivate le valutazioni della commissione consiliare: «Riteniamo di dover fare un atto di indirizzo — spiega la presidente Anna Nocentini (Prc) — perché c'è bisogno di strumenti che vadano nella direzione di verificare l'attività della polizia municipale, che ha un ruolo importante nel rapporto con i cittadini». A dover attuare quest'indirizzo sarà, con molta probabilità, l'amministrazione che uscirà dalle elezioni di giugno. Altro capitolo è quello del regolamento della polizia municipale: «Bisogna andare verso la riduzione dell'applicazione soggettiva attraverso delle modifiche», continua Nocentini. La consigliera Ornella De Zordo (Unaltracittà) torna alla carica: «Da sempre abbiamo criticato questo regolamento perché costituito sulla base di un tasso di giudizio e soggettività sbagliato, se non pericoloso. Ora stanno emergendo i problemi di questa filosofia». D'accordo sulle modifiche la stessa maggioranza: «Credo che possano dare maggiore uniformità di interpretazioni — dice Nicola Perini (Pd) — e mettere i vigili in condizione di lavorare con più serenità ». Perini, che era già stato duro con il comandante, rincara la dose: questa questione doveva rimanere politica, non capisco il nervosismo e l'atteggiamento poco costruttivo del comandante. Abbiamo solo voluto dare un contributo al lavoro di tutti». Bartolini nei giorni scorsi ha scritto al procuratore Quattrocchi per informarlo dell'indagine avviata sui vigili. «È in gioco il ruolo e soprattutto l'indipendenza dei consiglieri comunali», afferma Bianca Maria Giocoli (Forza Italia). «Deve essere garantita la possibilità a tutti i consiglieri di esporre le proprie posizioni », aggiunge De Zordo. Unico a frenare sulla questione vigili è il consigliere Paolo Imperlati (Pd): «Bisogna andarci piano — sostiene — i vigili fanno parte di un corpo, non sono un ufficio qualsiasi». A preparare l'atto per il consiglio saranno Anna Nocentini e Alberto Formigli (Pd), che dovrà essere approvato lunedì mattina dalla commissione, per arrivare nel pomeriggio al voto in aula.

Fonte: corrierefiorentino.it

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