27 feb 2009

Piscine, solarium, garage. Scandalo nelle ville dei vip: megagarage e solarium immensi in aree vincolate dalla sovrintendenza all'Argentario.

Abusi edilizi in ville lussuose sulle scogliere più belle del mondo; piscine nate come funghi in zone ad altissima tutela ambientale.

Abusi edilizi in ville lussuose sulle scogliere più belle del mondo; piscine nate come funghi in zone ad altissima tutela ambientale; megagarage e solarium immensi in aree vincolate dalla sovrintendenza. Sono solo alcuni degli abusi contenuti nelle centinaia di pagine del gip di Grosseto che ieri all'alba ha fatto scattare la più grande operazione di tutela urbanistica del territorio che si ricordi a memoria d'uomo all'Argentario, il promontorio dei vip. Nove, per ora, gli arresti (tutti ai domiciliari) di ex ammi-nistratori, funzionari comunali, liberi professionisti. Per altri undici il gip ha disposto divieti di dimora e la sospensione temporanea dagli uffici.

OLTRE 50 AVVISI DI GARANZIA - Più di quaranta le perquisizioni effettuate in uffici, case e ville e oltre cinquanta gli avvisi di garanzia. Ma è solo l'inizio perché in molti sono convinti che l'operazione abbia aperto definitivamente il grande vaso di Pandora degli scandali del comune. Ottanta i capi di imputazione: corruzione, abuso d'ufficio, falso ideologico e abusi edilizi le accuse più gravi. Il solo politico raggiunto dal provvedimento di custodia cautelare è per ora l'ex sindaco e assessore all'urbanistica della passata giunta di centro sinistra, Massimo Castriconi del Pd. Decapitato l'ufficio tecnico del Comune con l'arresto dell'ex responsabile Augusto Donati, del geometra Milvo Cerulli e dell'architetto Antonella Sabato. Ai domiciliari pure gli architetti Angelo Collantoni e Vincenzo Gabriele, ex membri del collegio ambientale, e i liberi professionisti Massimo Benedetti (ingegnere), Andrea Terramoccia (geometra), Nazzareno Orsini (architetto). Tra gli indagati, con divieto di dimora nel comune di Monte Argentario, compaiono Patrizia Pisino funzionario della Sovrintendenza di Siena e il nobiluomo e possidente terriero romano Ascanio Cesarino Sforza. Le indagini sono partite nel 2005 quando il comune era governato da una giunta di centrosinistra che fu poi commissariata nel 2007. Secondo gli investigatori in questi anni si sarebbe creato «un clima compiacente» che avrebbe messo d'accordo liberi professionisti, residenti e turisti molto facoltosi, soprattutto romani, con alcuni funzionari comunali degli uffici tecnici. Il tutto doveva servire ad aggirare i vincoli ambientali della zona e permettere l'edificazione. «I permessi venivano rilasciati dietro compenso», hanno specificato ieri gli investigatori durante una conferenza stampa.

Fonte: corriere.it

Nessun commento:

Posta un commento

Etichette

Post in evidenza

Regioni: molte spese, pochi valori

Non si può definire semplicemente corruzione, sprechi, malgoverno quanto sta emergendo a proposito delle Regioni Quando la quantità di un ...