28 feb 2009

La cura Brunetta funziona. A Careggi «malati» spariti

Con le nuove norme recuperate migliaia di giornate di lavoro. Asl, Comune, Regione: crollati i giorni di assenza

Consegnati alla Camera i dati sulle presenze dei dipendenti degli uffici pubblici: record all'amministrazione di Siena (-89%). Con le nuove norme recuperate migliaia di giornate di lavoro

Si chiama «effetto Brunetta» ma in alcuni casi si potrebbe parlare di «tsunami Brunetta». La guerra dichiarata ai fannulloni fa crollare di molto il numero di assenze per malattia dei dipendenti pubblici. Le elaborazioni fatte con la metodologia Istat parlano chiaro. Gli ultimi dati si trovano sul sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione e riguardano la variazione di permessi per malattia tra il gennaio di quest'anno e lo stesso mese del 2008. Tra i casi più significativi sono citate le Asl di Firenze e Lucca dove la variazione di assenze per malattia è rispettivamente -62,7% e -76,9%. Segue l'azienda ospedaliera-universitaria di Careggi con il suo -57,1%. Variazioni molto grandi ma che impallidiscono confrontate con altri casi analoghi: alla Asl di Foggia i dipendenti sono mancati l'87% di giorni in meno nel gennaio appena passato, rispetto a quello del 2008.

LE CIFRE - La guerra di Brunetta lascia sul campo cifre inaspettate, lo si vede chiaramente nelle variazioni percentuali di assenze nei comuni toscani, quelli che hanno fornito i dati necessari alle rielaborazioni. Ecco che nel mese di ottobre (a quattro mesi dalla firma del decreto) negli uffici del Comune di Siena si è mancati l'89% in meno rispetto allo stesso mese del 2007, a Follonica il 70,6%, a Pistoia il 63,3% e a Livorno il 61,5%. Nell'appendice statistica della relazione presentata ieri alla Camera dei deputati dal ministro ci sono tutti i numeri dei giorni di assenza di Regioni, amministrazioni comunali e provinciali, aziende ospedaliere e Asl. Ci si può sbizzarrire: nella Provincia di Firenze gli 830 dipendenti si sono ammalati 416 giorni in meno rispetto all'anno precedente in ottobre; nello stesso mese i 2.640 dipendenti della Regione sono mancati 1.783 giorni in meno, 1.452 a novembre, 1.228 nel mese della prima ondata di influenza, a dicembre. Anche Palazzo Vecchio registra numeri importanti: 2.820 permessi per malattia in meno a ottobre, 2.035 a novembre, 1.447 a dicembre. L'Università di Firenze invece ha una quota modesta di variazione delle assenze, con 4.002 dipendenti, solo 376 assenze in meno a ottobre. Si possono poi confrontare le aziende sanitarie locali: in quella di Firenze i 6.509 dipendenti hanno recuperato in salute 4.908 giorni a ottobre, 4.667 a novembre, 3.632 a dicembre.

LE ASL - Alti i numeri di assenze in meno anche alla Asl di Empoli, il picco a ottobre 1.189 giorni di malattia in meno. Significativa la rimonta della Asl di Livorno: a novembre con il freddo già alle porte 3.323 assenze in meno. Non c'è amministrazione che non abbia visto migliorare il suo bilancio di assenze, così gli ospedali: al Meyer i 776 dipendenti sono mancati 465 in meno a ottobre e così a novembre, dicembre, sempre intorno ai 400 giorni recuperati al servizio pubblico. L'ospedale di Careggi ha iniziato a perdere assenze a settembre - 3.317 e ancora di più a ottobre - 4.531. «Col decreto Brunetta - commenta l'onorevole Toccafondi (Pdl) - ci sono meno code e il servizio per il cittadino migliora. Inoltre sono soddisfatti anche gli stessi dipendenti che hanno a cuore il loro lavoro. Ma i primi ad essere contenti dovrebbero essere i sindaci, i direttori sanitari e i primari. Ben ricordo le polemiche che ci sono state qualche mese fa, chiedo onestà intellettuale e un mea culpa ai sindacati e al centro sinistra».

Fonte: corrierefiorentino.it

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