4 feb 2009

Botte e minacce, in un filmato l'iniziazione di una prostituta

Lo sfruttatore catturato dalla polizia di frontiera del suo paese

Una romena, madre di un bimbo di 4 anni, costretta a sottoporsi al «rito» da un connazionale

ROMA - «Io sono il tuo unico vero capo. Ho potere di vita e di morte su di te: adesso tu sei morta e rinasci per una nuova vita». Minacce, botte, sputi e imprecazioni. L’incubo di una ragazza romena, madre di un bimbo di 4 anni, costretta a sottoporsi a un rito iniziatico per essere poi trasformata in una prostituta. Le immagini della cerimonia dei suoi aguzzini (GUARDA IL VIDEO) sono state sequestrate dalla polizia nel corso di un'operazione che, ad Ardea, a circa 50 chilometri da Roma, ha portato all'arresto di un romeno, Gigi Valentin Voetisi, 26 anni. Durante il rito, la ragazza, che ha 21 anni, è stata anche minacciata con un coltello.


L'INCHIESTA - Le indagini della Squadra mobile romana hanno preso l'avvio nel settembre dell’anno scorso dopo il fermo di un cinquantenne romano che aveva il compito di trasportare le ragazze rumene nei luoghi dove dovevano prostituirsi. Soprattutto nella zona di Castel di Guido, sull'Aurelia. Gli investigatori hanno ricostruito la rete di sfruttatori delle «lucciole» fino ad arrivare all’appartamento di Ardea. La ragazza ha deciso di collaborare, nonostante gli aguzzini le avessero prospettato ritorsioni sul suo bambino nel caso avesse rifiutato di prostituirsi. Voetisi, per il quale la procura di Roma aveva chiesto un mandato di cattura europeo, è stato rintracciato e bloccato dalla polizia di frontiera rumena mentre cercava di espatriare in auto. È accusato di favoreggiamento e induzione alla prostituzione, e riduzione in schiavitù.

Fonte: corriere.it

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