5 gen 2009

Molestie sessuali in ufficio, capo in manette. Lui: E' il mio modo di fare. Il gip lo scarcera.

L'uomo fu colto in flagranza di reato dopo la denuncia della giovane di 23 anni, vessata da mesi di molestie verbali e anche da palpeggiamenti

Sesto Fiorentino - Per mesi si era rivolto alla giovane collega, una fiorentina di 23 anni, con pesanti apprezzamenti poi, il 16 dicembre scorso era passato dalle parole ai fatti e l’aveva palpeggiata riprovandoci alla vigilia di Natale. La giovane, però, la seconda volta era riuscita a registrare le avances del collega e poi si era presentata dai carabinieri che il 2 gennaio scorso lo hanno arrestato in flagranza.

L'UOMO E' STATO SCARCERATO
Il gip, Angelo Antonio Pezzuti, ha convalidato l’arresto dell’uomo, un cinquantenne anche lui di Firenze, scarcerandolo ma stabilendo il divieto di dimora nel comune di Sesto Fiorentino, dove ha sede l’azienda dove i due lavorano, in modo da impedire ogni possibile contatto tra loro. Per l’uomo, difeso dall’avvocato Lapo Bechelli, il pm Luigi Bocciolini, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere.

«NESSUNA MOLESTIA, E' IL MIO MODO DI FARE»
L’uomo davanti al gip, che ha riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza, si sarebbe giustificato spiegando che non voleva molestare la giovane, ma che questo è il suo abituale atteggiamento con le persone dell’altro sesso a meno che queste non rifiutino chiaramente il suo modo di fare. Inoltre ha detto di non aver compreso il disagio che il suo comportamento provocava nella giovane.

LA STORIA
Lei giovane impiegata, lui capufficio di mezz’età. Mesi e mesi di ordinario lavoro, fianco a fianco, finchè ha iniziato a molestarla in ufficio. Prima qualche battuta, poi le offese, infine le carezze pesanti, i palpeggiamenti. È quello che la giovane ha raccontato ai carabinieri. Con sè, aveva una prova: durante l’ultima aggressione, la vigilia di Natale, era riuscita ad accendere la videocamera del telefonino che aveva in tasca e a registrare l’audio di quanto stava succedendo. I carabinieri nei giorni scorsi si sono appostati nell’azienda, a Sesto Fiorentino. Hanno aspettato che l’uomo arrivasse, che si avvicinasse alla giovane: poi, quando le intenzioni del capufficio sono apparse chiare, lo hanno arrestato per violenza sessuale. In base a quanto raccontato dalla giovane, l’uomo, fiorentino, cinquantenne, da tempo aveva messo gli occhi su di lei. Approfittando del proprio ruolo, e delle non facili situazioni familiare ed economica della sua collaboratrice, italiana, di 23 anni, aveva iniziato a perseguitarla. Alla fine del suo turno, ha raccontato la giovane ai carabinieri, il capufficio non usciva. Si fermava, aspettava l’arrivo dell’impiegata. La prendeva in giro, l’offendeva, probabilmente scommettendo sul fatto che non lo avrebbe denunciato, per timore di perdere il posto di lavoro.

DALLE PAROLE AI FATTI
Il 16 dicembre - ha continuato la giovane - per la prima volta, il capufficio è passato dalle parole ai fatti. L’aggressione si arebbe ripetuta la vigilia di Natale, quando la giovane è riuscita a registrare quanto stava accadendo. Poi, dopo qualche giorno passato a riflettere, a cercare di combattere paure e angosce, ha deciso di denunciare il capufficio. Poi il blitz dei carabinieri e l’arresto in flagranza.

Fonte: corrierefiorentino.corriere.it

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