25 ott 2007

«Why Not», la polizia nella sede del giornale dell'Udeur: presi documenti

Le forze dell'ordine hanno acquisito l'elenco dei fornitori nell'ambito dell'inchiesta catanzarese

ROMA - La polizia giudiziaria, nell'ambito dell'inchiesta Why not, si è presentata presso la sede del quotidiano dell'Udeur «Il Campanile» facendo richiesta dell'elenco dei fornitori. Lo rende noto un comunicato del Consiglio di amministrazione dello stesso quotidiano.

IL COMUNICATO - «Il Consiglio di Amministrazione de «Il Campanile Nuovo» - si legge nella nota diffusa dal giornale dell'Udeur - informa che, ufficiali della polizia giudiziaria si sono presentati nella sede del quotidiano, a Roma in Largo Arenula 34, su mandato della Procura di Catanzaro». «La polizia giudiziaria molto correttamente ha evidenziato che la ragione della loro presenza era legata ad una richiesta di acquisizione di copie di documenti. Quindi - prosegue il comunicato - nè una perquisizione nè alcuna richiesta imperativa. Sostanzialmente, la polizia giudiziaria ci ha informato che potevamo o meno, discrezionalmente, mostrare quanto oggetto di richiesta di esibizione». «Siamo contenti che le indagini proseguano e facciano il loro corso - sottolinea il Cda del "Campanile Nuovo" - perchè non abbiamo nulla da nascondere nè tanto meno da temere per quanto concerne la nostra gestione. Abbiamo invitato la polizia giudiziaria ad estrarre copia di tutto quanto ritenuto utile, in immediato riguardo, alla richiesta avanzata.

NUOVO PROCURATORE A CATANZARO - Intanto Enzo Iannelli, attualmente a capo della procura di Pisa, è stato nominato nuovo procuratore generale di Catanzaro. Prenderà il posto occupato dall'attuale facente funzioni Dolcino Favi, noto per aver avocato l'inchiesta «Why not» al pm de Magistris. Iannelli è stato nominato all'unanimità il plenum del Consiglio superiore della magistratura (Csm), che si è espresso con una procedura d'urgenza. Se il ministro della Giustizia gli darà il cosiddetto «anticipato possesso», Iannelli potrebbe già insediarsi a Catanzaro tra una decina di giorni.

LA CARRIERA - In magistratura dal 1969, Iannelli è stato per vent'anni alla procura generale della Cassazione, rappresentando l'accusa in importantissimi processi: tra i tanti quelli per le stragi alla stazione di Bologna e di Ustica, l'attentato a Wojtyla, il cosiddetto Moto-ter e il sequestro delle liste degli scritti alla P2.

GRANDE ESPERIENZA - Nella delibera con cui il Csm ha decretato la nomina, si sottolinea «l'approfondita conoscenza» da parte di Iannelli della realtà calabrese, dovuta alla trattazione di complessi procedimenti sulla criminalità organizzata, nel lungo arco di tempo in cui è stato alla procura generale della Cassazione; tra i tanti, quello sulla Duomo Connection.

CASI ECCELLENTI - Il nuovo Pg di Catanzaro si è occupato anche del maxiprocesso alla sacra Corona Unita e del sequestro Celadon. E per quanto riguarda il terrorismo, degli omicidi Occorsio e Amato. Sue anche le requisitorie in Cassazione nel terzo troncone del processo a Enzo Tortora, nel procedimento per il disastro di Stava e nel processo a carico di Marcinkus. Si è occupato anche, sia pure in un ruolo particolare, dello scandalo Lockheed, visto che nel 1977 ha fatto parte come assistente e su indicazione del Parlamento dell'ufficio dei Commissari d'accusa presso la Corte costituzionale. Dal 1997 guida la procura di Pisa, che sotto la sua conduzione - evidenzia ancora il Csm - ha ottenuto «ottimi risultati» sotto il profilo dell'efficienza, riducendo l'arretrato e contenendo le spese per le intercettazioni.
Fonte: corriere.it

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