25 ott 2007

Di Pietro torna all'attacco di Mastella: "Resta alone di sospetto"

ROMA - Dal caso De Magistris alla legge sul falso in bilancio, la necessità di un decreto sul pacchetto sicurezza fino alle motivazioni del voto che ha sfiduciato Petruccioli. Antonio Di Pietro parla ampiamente nel corso di una conferenza stampa, partendo proprio dal trasferimento del pm di Catanzaro tornando così all'attacco del Guardasigilli Clemente Mastella, pur specificando che "non è una lite personale".

"Adoperarsi per trasferire un magistrato o per non permettergli di svolgere le proprie indagini lascia sempre un alone di sospetto che sul piano politico è gravissimo" ha esordito il ministro delle Infrastrutture. "Il problema in Italia è che non ce la prendiamo con i giudici che non fanno nulla, ma con quelli che svolgono il proprio lavoro. Non ho nulla contro il ministro Mastella" ha detto ancora Di Pietro, "ma credo che far trasferire i giudici che indagano su esponenti della funzione pubblica provochi una caduta di credibilità delle istituzioni, creando sospetto sull'indagato. Questo in politica è gravissimo".

Legge su falso in bilancio sarà cancellata. "La mia proposta su falso in bilancio è stata sostanzialmente accolta in Consiglio dei Ministri ma per scrivere il provvedimento di vuole tempo" ha detto Di Pietro, spiegando di aver chiesto di inserire nel pacchetto sicurezza l'abrogazione della norma introdotta nel governo Berlusconi e il ripristino della norma precedente. "Forse sul falso in bilancio si farà un disegno di legge ad hoc", ha spiegato.

Sicurezza, serve decreto per risposte urgenti. Durante la discussione del Consiglio dei ministri sulle misure per contrastare la criminalità e assicurare la certezza della pena Di Pietro ha proposto una "assunzione di responsabilità" scorporando le quattro proposte del pacchetto sicurezza in un doppio binario, da un lato disegno di legge e dall'altro un decreto legge per affrontare le norme più urgenti. Il ministro ha proposto anche di introdurre l'esecuzione anticipata della pena dopo la sentenza di primo grado, spiegando che questa norma è troppo delicata e deve passare all'esame del Parlamento. Ha inoltre proposto l'abrogazione della parte della ex Cirielli che prevede la riduzione della metà dei tempi di prescrizione.

Se Prodi cade governo tecnico. Un governo tecnico con all'ordine del giorno un solo punto, la nuova legge elettorale. Così il ministro delle Infrastrutture guarda agli sviluppi della politica interna. Di Pietro, parlando con i giornalisti alla stampa estera, ha ribadito che Prodi deve governare fino a quando ha la fiducia, poi, eventualmente, si potrà fare un governo tecnico che duri tre mesi che metta a punto la nuova legge elettorale. "L'Italia dei Valori - ha detto Di Pietro - è legata al governo e non ci metteremo fuori dalla coalizione, però se Prodi cade non si può andare alle elezioni con questa legge elettorale".

Rai: Idv ha votato con la propria testa. "L'unico modo per cambiare è votare". Così Antonio Di Pietro ha spiegato la scelta del componente di Italia dei Valori in commissione di Vigilanza di votare contro il presidente della Rai Petruccioli. "Siamo convinti che sia il sistema dell'informazione che deve controllare la politica e non il contrario. Abbiamo mandato un messaggio di libertà all'informazione" ha spiegato il ministro sottolineando che l'Italia dei Valori non ha votato insieme a "Strani compagni di viaggio", riferendosi alla CdL e all'Udeur di Mastella, ma "con la sua testa".

Fonte: repubblica.it

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