23 ott 2007

De Magistris: "Silenzi inquietanti"

Il pm di Catanzaro dopo l'intervento di Napolitano: «Legittima difesa»
ROMA - Il Csm decida «in tempi rapidi»: lo chiede il Pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, intervenendo ai microfoni di Viva voce su Radio24. «Il mio auspicio - aggiunge - è di un intervento rapido del Csm che tuteli l’indipendenza e l’autonomia dei giudici. Finora ci sono stati silenzi molto profondi e anche inquietanti, silenzi colpevoli».

De Magistris punta il dito anche contro l’Anm, che è stata «assolutamente inesistente per mesi» mentre «in Calabria è accaduto qualcosa di molto serio». Per questo spiega di essere dovuto intervenire, «per legittima difesa», ricorrendo a «parole forti che però si reggono sui fatti».

«Quello che è in gioco in questo momento sono i rapporti tra il potere esecutivo e l’autonomia e l’indipendenza della magistratura». È quanto ha dichiarato questa mattina il magistrato Luigi De Magistris, intervenendo alla trasmissione Viva Voce di Radio24.

«Quello che bisogna chiarire è se il potere esecutivo può entrare a gamba tesa sull’autonomia e l’indipendenza della magistratura - ha proseguito De Magistris -; con questa avocazione abbiamo fatto un passo indietro di cinquant’anni. Allora mi chiedo come mai il procuratore generale non esercita il potere di avocazione in tutti quei casi di centinaia e centinaia di fascicoli scaduti che si trovano nelle procure della Repubblica e la procura generale dovrebbe attivare i suoi poteri di avocazione proprio in questi casi». Il pm De Magistris nel corso dell’intervista rilasciata a Radio24 ha ribadito di attendere le decisioni del Consiglio superiore della magistratura, ma ha aggiunto: «Voglio sapere se ci sono ancora le condizioni per esercitare questo lavoro in Calabria tenendo presente l’articolo 3 della Costituzione; non vorrei che ci stiamo avviando ad un punto in cui quando vengono toccati determinati interessi, cioè i colletti bianchi, allora piomba una avocazione o una sottrazione del fascicolo. Questo è molto mortificante».

«Una persona non può essere un magistrato esemplare se fa indagini sui trafficanti di droga o sui rapinatori - ha detto ancora - e diventa un soggetto pericoloso, un ciuccio, un eversivo, un millantatore se fa indagini sulla pubblica amministrazione».
Fonte: lastampa.it

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