5 dic 2014

«Mafia capitale»: ecco la lista dei 37 arrestati a Roma

ROMA - Nell’operazione «Mafia capitale» che martedì 2 dicembre ha portato a una raffica di perquisizioni a Roma, sono ben 37 gli arrestati. Nell’elenco dei destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare diffuso dalla Procura figurano malavitosi e alcuni volti noti della politica romana, ma anche dirigenti ed ex amministratori delegati delle aziende municipalizzate di Roma. Dalla sua lettura emerge un quadro di connivenze e intrecci affaristici tra criminalità e politica: da Carminati, ex terrorista di destra considerato il vero leader delle organizzazioni malavitose nella Capitale, all’ex militante dell’estrema destra poi divenuto manager di società municipali Riccardo Mancini, a lui collegato anche dalla frequentazione con il commercialista Marco Iannilli nell’inchiesta sulle tangenti pretese dal gruppo Finmeccanica per l’acquisto di filobus.

Coinvolti i vertici di Ama ed ente Eur
In carcere sono finiti: l’ex Nar (in rapporti con i capi della Banda Magliana) Massimo Carminati; l’ex Ad dell’Ente Eur Riccardo Mancini (già indagato per corruzione); il direttore generale dell’Ama Giovanni Fiscon, l’ex ad di Ama Franco Panzironi (pluri indagato per lo scandalo Parentopoli) e la sua storica segretaria Patrizia Caracuzzi; l’ex capo della polizia provinciale ed ex vicecapo di gabinetto del sindaco Veltroni, Luca Odevaine.

Tre donne ai domiciliari
In cella sono finite 29 persone mentre otto sono state poste ai domiciliari. Tra gli altri, in carcere sono finiti: Riccardo Brugia; Roberto Lacopo; Matteo Calvio; Fabio Gaudenzi; Raffaele Bracci; Cristiano Guarnera; Giuseppe Ietto; Agostino Gaglianone; Salvatore Buzzi; Fabrizio Franco Testa; Carlo Pucci; Sandro Coltellacci; Nadia Cerrito; Claudio Caldarelli; Carlo Maria Guarany; Emanuela Bugitti; Alessandra Garrone; Paolo Di Ninno; Pierina Chiaravalle; Giuseppe Mogliani; Giovanni Lacopo; Claudio Turella; Emilio Gammuto; Giovanni De Carlo. Ai domiciliari sono finiti invece: Patrizia Caracuzzi, segretaria di Panzironi all’epoca del caso Parentopoli; Emanuela Salvatori; Sergio Menichelli; Franco Cancelli; Marco Placidi; Raniero Lucci; Rossana Calistri; Mario Schina.

Un centinaio gli indagati, ci sono anche Alemanno e Ozzimo
Un centinaio, invece, gli indagati: tra questi l’ex sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, e l’attuale assessore capitolino alla Casa, Daniele Ozzimo che si è dimesso. «Sono estraneo ai fatti ma per senso di responsabilità rimetto il mio mandato» ha detto. Anche Alemanno ribadisce la sua estraneità: «Chi mi conosce sa bene che organizzazioni mafiose e criminali di ogni genere io le ho sempre combattute a viso aperto e senza indulgenza». L’operazione, secondo quanto si apprende «è solo un primo step e a breve ci saranno altri sviluppi».


Fonte: corriere.it

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