30 mar 2013

L'affondo di Battiato : «Troie in Parlamento»

Boldrini: «Parole volgari, stento a crederci»
Durissimo intervento al Parlamento europeo provoca l'indignazione del presidente della Camera

Bufera sul cantautore siciliano Franco Battiato per le parole choc pronunciate durante un incontro a Bruxelles. Intervenendo ad un convegno nella sede del Parlamento Europeo, nelle vesti di assessore al turismo della Regione Sicilia, il maestro non ha usato mezze misure. Questa la frase incriminata: «Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino».

BOLDRINI INDIGNATA
E dire che l'incontro al quale era stato invitato Battiato aveva ben altro tema. Si doveva parlare di «Nuovi percorsi fra turismo e cultura in Sicilia» ma il cantautore ha voluto fare cenno alla situazione politica italiana con dichiarazioni che hanno scatenato un vespaio di polemiche. Sono seguite le richieste di dimissioni di Battiato da assessore regionale e persino l'annuncio di denunce a «tutela della dignità delle donne». La prima a dirsi sconcertata è stata la neo presidente della Camera Laura Boldrini. «Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un'esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari» afferma la Boldrini.

INSULTO
«Da Presidente della Camera dei Deputati e da donna -prosegue- respingo nel modo più fermo l'insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall'oltraggio».

NON SONO SESSISTA
A stretto a giro Battiato ha cercato di aggiustare il tiro replicando proprio alla Boldrini. «Sono particolarmente dispiaciuto che il Presidente della Camera si sia sentita offesa dalle mie parole, ma posso assicurare che la frase non era sessista - argomenta il cantautore- Facevo semplicemente riferimento alla "prostituzione" che c'era nel Parlamento italiano fino a pochi mesi fa, sia maschile che femminile». E poi tiene a precisare: «Non facevo riferimento nè al Parlamento europeo nè al Parlamento attuale ho solo parlato di un malcostume politico, non parlavo certo di donne. Io non sono mai stato sessista e chi mi conosce lo sa bene».

SONO STATO FRAINTESO
Insomma, stando all'assessore e cantautore, sarebbe tutto frutto di un malinteso. «Mi dispiace -afferma- che le mie parole siano state travisate e interpretate come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne». Secondo Battiato «era evidente che il riferimento a passate stagioni parlamentari che ogni italiano di buon senso vuole dimenticare. Stagioni caratterizzate dal malaffare politico, dal disprezzo per le donne e per il bene pubblico. Dispiace, altresì che dopo un'ora e mezza di conferenza in cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo per ridare dignità e speranza alla Sicilia, sia passata una singola frase che ovviamente non poteva essere riferibile all'attualità».

DIMISSIONI?
Chiarimenti che non sono servite a fermare la valanga di reazioni indignate arrivate da tutti i fronti politici dentro e fuori il Parlamento. Tra gli altri è intervenuto anche il presidente del Senato Pietro Grasso. «Non rientra nelle nostre competenze muovere passi in un certo modo ma senz'altro esprimeremo il nostro disagio presso il governatore della Sicilia per le frasi dell'assessore» ha detto rispondendo alla senatrice Alessandra Mussolini che chiedeva di intervenire per chiedere le dimissioni di Battiato. E la stessa presidente della Camera Laura Boldrini è nuovamente intervenuta in aula rispondendo alle sollecitazione di vari parlamentari e leggendo la dichiarazioni resa poco prima alle agenzie di stampa.

Fonte: corriere.it

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