7 ott 2010

Due cuori e il potere. Succede in Campania.

Lei, sindaco di Gragnano, vicino a Napoli. Lui, primo cittadino di San Cipriano, provincia di Caserta. Entrambi super berlusconiani, entrambi con qualche parentela imbarazzante. Testimone di nozze: l'ex sottosegretario Cosentino, in attesa di autorizzazione all'arresto

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Un matrimonio destinato a far parlare parecchio, almeno in Campania: due sindaci che si sposano tra loro e un testimone d'eccezione. A Gragnano, comune di 30 mila abitanti nel napoletano, lunedì sera sono infatti convolati a nozze Annarita Patriarca e Enrico Martinelli, entrambi esponenti di primo piano del Pdl locale. La sposa infatti è sindaco della stessa Gragnano, mentre Martinelli è primo cittadino di San Cipriano d'Aversa, 12 mila abitanti in provincia di Caserta.

Entrambi trentanovenni, i due sposi hanno voluto al loro fianco un testimone d'eccezione: Nicola Cosentino, il ras del partito di Berlusconi in Campania sul cui capo pende una richiesta d'arresto per Camorra. Il rito religioso è stato celebrato nella chiesa del Corpus Domini - bloccando la centrale piazza Aubry di Gragnano - poi i circa 600 invitati si sono trasferiti allo Yacht Club di Marina di Stabia per il banchetto.

La sposa è la figlia del defunto Francesco Patriarca, ex sottosegretario alla marina mercantile e braccio destro di Antonio Gava, condannato nel 2007 a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo sposo invece è cugino di un omonimo condannato definitivamente all'ergastolo nel processo Spartacus contro il clan dei Casalesi. Solo parentele ingombranti, s'intende, e nessuna macchia sullo splendido matrimonio all'italiana celebrato a Gragnano.

Fonte: espresso.repubblica.it

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