3 feb 2010

Lottizzazioni pilotate per favorire amministratori e imprenditori. Su questa ipotesi indagate 13 persone

L'inchiesta riguarda opere legate al nuovo casello di Barberino del Mugello e il vicino outlet. Le vecchie giunte sono interessate dagli avvisi di garanzia

Sono almeno 13 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Firenze per la quale stamani la polizia stradale ha svolto perquisizioni a Firenze e in provincia. Avvisi di garanzia sono stati notificati, tra gli altri, all'assessore regionale alla cultura Paolo Cocchi (Pd), in passato è stato sindaco di Barberino del Mugello, e al consigliere regionale Gianluca Parrini (Pd).

Entrambi sono accusati di abusi di ufficio. Fra gli altri indagati compaiono ex amministratori del Comune di Barberino del Mugello, un tecnico provinciale, un tecnico regionale, e imprenditori. Le accuse vanno dall'abuso di ufficio alla corruzione. Nel mirino degli investigatori scambi di favori e di denaro tra politici e imprenditori in occasione di lottizzazioni che hanno riguardato il Comune di Barberino.

Fra gli altri indagati ci sono l'ex sindaco di Barberino del Mugello Gianpiero Luchi e due componenti della sua giunta di centrosinistra (1999-2009), Alberto Lotti, ex vicesindaco, e Daniele Giovannini, ex assessore.

Oltre a loro il fratello dell'ex sindaco, Luca, che é proprietario di terreni a Barberino, e alcuni imprenditori.

L'inchiesta è coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio. In base a quanto si apprende, gli investigatori ipotizzano una serie di singoli scambi di favori - come viaggi e vacanze - ma anche di denaro, seppur, questi ultimi, limitati e per cifre contenute.

In pratica, la procura ipotizzerebbe una gestione del territorio volta a favorire amministratori locali e imprenditori.

I reati sarebbero legati all'acquisto di terreni da lottizzare o alla lottizzazione di terreni di proprietà di persone legate agli indagati e sui cui sarebbero sorti - o sarebbero dovuti sorgere - immobili come centri commerciali, uffici, appartamenti o cave.

In un'occasione, si sarebbe trattato di una scuola, non realizzata, che sarebbe dovuta sorgere in un'area ancora non in sicurezza.

L'inchiesta sarebbe nata da accertamenti, condotti da polstrada e corpo forestale, sulla costruzione di opere connesse alla realizzazione della nuova viabilità autostradale nel Mugello, contemporanee alla costruzione dell’outlet di Barberino, e riguarderebbero opere progettate dal 1990 al 2008.

Fonte: gonews.it

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