8 ott 2009
Nelle mani della ‘ndrangheta maxi-assegno di un ex dittatore indonesiano
La sorpresa della Guardia di finanza di Locri, che ha fermato i due nella notte del 29 settembre a Rosarno a bordo di un'auto di grossa cilindrata, non è mancata quando si è accorta che il certificato di deposito – emesso dal Credit Suisse – era stato aperto nel 1961 ed intestato a Mr. Sukarno, il primo presidente dell'Indonesia, che trasformò il regime in dittatura e rimase in carica dal 1945 al 1967. In quell'anno fu sostituito da un altro dittatore, Suharto.
Sukarno morì nel 1971 ma gli affari che si era assicurato in 30 anni fuori dell'isola furono proseguiti dal figlio che, a un certo punto, tentò prima di acquistare la casa automobilistica inglese Lotus e poi la storica Bugatti in Italia.
L'autorità giudiziaria di Palmi – con l'aiuto del nucleo speciale di polizia tributaria della Gdf di Milano e Palermo – sta cercando ora di ricostruire tutti i passaggi di mano di un titolo che, quasi sicuramente, stava per essere incassato fuori dai confini italiani. I due – denunciati a piede libero con l'accusa di riciclaggio – stavano senza dubbio per portare a termine un'operazione che avrebbe consentito alla cosca di riferimento di investire i capitali ripuliti.
Quest'operazione ha tutta l'aria di condurre lontano gli investigatori e la magistratura, visto che nell'auto, oltre al certificato, è stata trovata ampia documentazione. La conferma indiretta arriva da Alberto Reda, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria. "Le attività – spiega al Sole-24 Ore – sono in via di sviluppo e le indagini presenteranno a breve sviluppi finora difficilmente immaginabili".
Fonte: ilsole24ore.com
Il termine scandalo deriva dal greco skàndalon, che significa ostacolo, inciampo. Il significato più antico del termine rinvia ad azioni o discorsi che danno cattivo esempio.
Nell'accezione corrente uno scandalo è l'effetto di un'azione che, una volta divenuta di pubblico dominio, causa un turbamento della sensibilità morale pubblica, prevalentemente in materia di sesso, denaro ed esercizio del potere. Il turbamento deriva in genere, più che dall'infrazione di singole norme, dal fatto che le azioni considerate "scandalose" sono caratterizzate da una commistione impropria delle categorie citate, che tale commistione è stata resa pubblica e/o che le azioni "scandalose" hanno com protagonisti personaggi pubblici.
I motivi di scandalo variano quindi in funzione delle epoche, delle culture e delle classi sociali in cui tali comportamenti vengono messi in atto e resi noti. Essendo la notizia pubblica di un fatto il motore principale dello scandalo, nella società moderna essi vengono frequentemente amplificati - e spesso costruiti - dai media, che promuovono a scandalo (cioè a questione etica di interesse generale) pettegolezzi sulla sfera privata (familiare, affettiva, sessuale) di persone note.
Gli ambiti in cui possono avvenire gli scandali sono i più vari, in ambito politico-finanziario possono riguardare episodi di corruzione e abuso di potere; in ambito privato possono riguardare l'infedeltà coniugale, la sessualità o l'omosessualità delle persone coinvolte, l'abuso fisico a danni di soggetti deboli (es. la pedofilia); in ambito sportivo è spesso motivo di scandalo una condotta sleale (ad esempio, casi di corruzione e doping).
Concernendo azioni "discutibili", molto spesso gli scandali hanno conseguenze politiche e giudiziarie. Ancor più spesso vengono strumentalizzati a scopo politico o economico.
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