2 apr 2009

Consigliere regionale agli arresti: associazione a delinquere.

Roberto Conte di nuovo agli arresti: associazione per delinquere
Con lui fermate altre sei persone: avevano costituito una società fittizia che otteneva contributi regionali

NAPOLI -Arrestato il consigliere regionale Roberto Conte. La Guardia di Finanza di Napoli gli ha notificato, insieme ad altre sei persone, un ordine di custodia cautelare richiesto dal pm Filippo Beatrice. Per i sette l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni della Regione Campania. I sette avevano messo su una ditta fasulla che otteneva contributi regionali per attività mai svolte. Conte, ex consigliere della Margherita, era stato espulso dal Pd.

IL PRECEDENTE - Non è la prima volta che il consigliere regionale viene coinvolto in vicende giudiziarie: nel gennaio 2008 fu indagato per concorso esterno in associazione mafiosa; nel 2007 altra indagine per appalti pilotati e tangenti. Conte, secondo l’accusa, avrebbe fornito «un contributo esterno rilevante alla vita e alle attività dell’organizzazione camorristica dei Misso del quartiere Sanità». In particolare «avrebbe stipulato un patto illecito con Misso in forza del quale il sodalizio criminale offriva ampio sostegno in termini economici di mezzi e di persone impegnate per garantire l’ elezione di Conte, esercitando anche la forza intimidatrice e la capacità di controllo del territorio». Conte - in attesa di giudizio - a sua volta si sarebbe impegnato «dopo essere divenuto consigliere regionale a garantire al clan Misso ampi benefici economici consistenti, in particolare nel controllo delle gare per la costruzione di opere pubbliche e di gare per la fornitura di servizio presso strutture pubbliche». Nel 2007 risultò indagato nel corso dell’Operazione Canaglia: indagine che portò all’arresto di 13 persone tra dirigenti, funzionati e dipendenti del Comune di Napoli e del Consiglio regionale della Campania.

BASSOLINO - «Da tempo Pd ha chiesto rimozione di Conte dall'ufficio presidenza. Sulla vicenda ha controllato la Magistratura, cui spetta il compito della legalità. Comunque c'erano già fatti precedenti». Così il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino ha commentato in diretta a «Insieme sul 2». «Conte è un consigliere - ha ricordato Bassolino- che è stato già espulso dal Partito Democratico. Era stato eletto nei Verdi, poi era passato alla Margherita e quindi al PD, da cui è stato espulso da tempo. Tra l'altro il capogruppo ha richiesto da tempo la sua rimozione dall'ufficio di presidenza».

Fonte: corrieredelmezzogiorno.it

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