1 mar 2009

La festa di Mugabe: «Mai terra ai bianchi». Ottanta vacche alla griglia. Compleanno con torta di 85 chili. Zimbabwe allo stremo

Il capo del governo non ha partecipato al party. Monito a Tsvangirai: «Nessuna marcia indietro».

HARARE — Il «compagno Mugabe» ha festeggiato gli 85 anni con una torta di 85 chili e la minacciosa baldanza di sempre. Una settimana fa il compleanno in famiglia. Ieri un party all'aperto a Chinhoyi, la sua provincia natale. Un'ottantina di vacche macellate per l'occasione, 250 mila dollari raccolti con una «colletta forzata» tra gli abitanti, carne alla griglia e un discorso che è un siluro lanciato contro Morgan Tsvangirai, leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (Mdc) e capo di un governo di unità nazionale che di unitario ha pochissimo. Tsvangirai era invitato, ma ha giustificato l'assenza (con tante scuse) sostenendo che l'evento era organizzato dal partito rivale Zanu-PF.

Comrade Bob non è cambiato. Nessuna marcia indietro, nessuna rottura con il passato, anzi. Mentre l'Mdc sostiene che le oltre 5.000 proprietà agricole confiscate ai bianchi dal 2000 a oggi devono tornare ai legittimi proprietari, il presidente tuona che «non ci sarà nessun ritorno». E che «in futuro vogliamo assistere ad una maggiore partecipazione del nostro popolo nelle imprese nazionali ». Per Mugabe, i «vecchi padroni» bianchi non sono che «inglesi» figli della colonizzazione (spetta a Londra risarcirli). Pazienza se lo Zimbabwe è in ginocchio anche per lo stato dell'agricoltura.

Milioni di persone sopravvivono grazie agli aiuti dall'estero sempre più magri. Il colera ha ucciso quasi 4 mila persone. Tsvangirai chiede alla comunità internazionale 5 miliardi di dollari per ricostruire il Paese. Il discorso di compleanno di Mugabe è fatto apposta per far fallire «la colletta » del premier. Per risollevare lo Zimbabwe, dice al Corriere l'economista John Robertson, bisogna ripartire dall'agricoltura: reinsediare i vecchi farmer. Sono disposti a tornare? «Uno su quattro sì. Sarebbe abbastanza ». E come si cacciano i nuovi padroni del partito Zanu-PF? «Con la polizia. La confisca è stata illegale, l'ha stabilito anche la Sadc, la Comunità che comprende i Paesi dell'Africa meridionale. Partendo subito, intorno al 2012 potremmo sperare in raccolti decenti». Partendo subito la cricca Mugabe sta mettendo le mani sulle ultime fattorie. «Ne hanno prese altre 170 sulle 400 rimaste — dice Trevor Gifford, presidente della Commercial Farmers Union — E' l'assalto finale».

Fonte: corriere.it

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