28 dic 2008

Bonsignore, il politico-imprenditore che vota per il Contropatto

La Torino-Piacenza, poi la Mi-To di Gavio, il posto all' europarlamento e il 2,8% di Bnl.
Ora vuol diventare il terzo gestore autostradale. I contatti giusti li ha Un piano da 18 miliardi. Con Fiorani come socio

Un record, Vito Bonsignore, l' ha già conquistato senza alcuna difficoltà.
L' anno scorso è stato il destinatario del contributo finanziario più cospicuo che un singolo uomo politico abbia mai ricevuto (stando almeno ai dati in possesso della Camera dei deputati): un milione di euro.
Anche se si è trattato di un contributo un po' particolare. I soldi glieli ha dati infatti la società Mec, che è sua.
Un autofinanziamento generoso, probabilmente servito a sostenere pure il suo partito, l' Udc, per le elezioni europee. Che per lui hanno avuto un esito in linea con le aspettative. Grazie alla rinuncia di Marco Follini, Bonsignore ha ottenuto un seggio al parlamento di Strasburgo.
L' imprenditore siciliano, che ha in tasca il 2,8% della Banca Nazionale del Lavoro e combatte insieme al Contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone la battaglia contro gli spagnoli del Bbva, è rientrato così in politica dalla porta principale, dopo 11 anni.
Originario di Bronte, in provincia di Catania, ha cominciato alla Satap, la società che gestisce l' autostrada Torino-Piacenza, di cui è in seguito diventato direttore generale. Quindi amministratore delegato della Torino-Milano di Marcellino Gavio. Alternando il lavoro manageriale alla politica.
Per lunghi anni è stato il proconsole di Giulio Andreotti a Torino. Ma sempre a modo suo: come quando decise, con una iniziativa che destò un certo clamore, di iscriversi al Partito radicale di Marco Pannella.
Parlamentare democristiano per due legislature, nel marzo del 1993 Bonsignore si era dovuto dimettere dall' incarico di sottosegretario al Bilancio pochi giorni prima della fine del governo di Giuliano Amato, essendo stato coinvolto nell' inchiesta sulle tangenti dell' ospedale di Asti, una vicenda che toccò anche il fratello del cardinale Angelo Sodano, il segretario di Stato del Vaticano.
Ma la mazzata non gli fece perdere la passione per la politica.

Il suo nome tornò a circolare un paio di anni più tardi, fra quelli delle persone che avrebbero potuto schierarsi con Lamberto Dini. Non se ne fece però nulla. Invece con Rocco Buttiglione è filato tutto liscio. Bonsignore è stato prima fra i fondatori del Cdu, poi quando il Biancofiore si è unito al Ccd (e successivamente a Democrazia europea), ha aderito con entusiasmo all' Udc. Senza però mai perdere di vista un altro obiettivo.
A parte il premier Silvio Berlusconi, forse nessuno meglio di lui incarna attualmente il prototipo del politico imprenditore. Fino a far sorgere l' interrogativo su quale delle due attività prevalga sull' altra. Certo è che la scalata imprenditoriale di Bonsignore è stata rapidissima e clamorosa. Grazie anche a una fittissima rete di importanti contatti.

Oggi l' ex manager della Satap è a capo di un piccolo impero. La testa è nella Gefip holding di Lussemburgo, società dove è custodita anche la partecipazione nella Bnl. Poi ci sono la Mec e la Ili, imprese attraverso cui Bonsignore punta a conquistare il ruolo di terzo gestore autostradale in Italia. In due anni la Ili, che a settembre del 2003 ha siglato un accordo con il gruppo Caltagirone, ha presentato all' Anas progetti per realizzare in project financing un migliaio di chilometri, con un investimento potenziale di 18,2 miliardi. Nata per iniziativa della Banca Carige, la Infrastrutture lavoro Italia si è arricchita lo scorso anno di nuovi azionisti. L' istituto genovese e la Gefip holding si sono infatti ritrovati soci, fra gli altri, anche Vittorio Merloni ed Efibanca. Già, proprio l' istituto che fa parte del gruppo Popolare di Lodi guidato da Giampiero Fiorani, banchiere considerato vicinissimo al governatore della Banca d' Italia, Antonio Fazio, e che sta cercando di far fallire un' altra offensiva di una banca estera in Italia: quella dell' Abm Amro sull' Antonveneta.

Del resto, gli amici di Fazio non possono che essere amici anche del politico/imprenditore siciliano. Non per nulla Infrastrutture lavoro Italia è nata con l' attivo sostegno di Luigi Grillo, presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, senatore di Forza Italia che assolve il ruolo di ufficiale di collegamento fra Berlusconi e il governatore.
Con Bonsignore Grillo ha diviso anche una breve ma intensa esperienza di governo: durante il primo governo Amato erano entrambi sottosegretari al Bilancio con il ministro Luigi Spaventa. E nonostante abbiano compiuto scelte politiche diverse, i due sono rimasti legati. Al punto da passarsi anche un piccolo e curioso testimone. Katia Bonsignore, figlia di Vito, è oggi fra gli azionisti della Soa Azzurra 2000 (una delle società private che hanno il compito di attestare che le imprese di costruzioni hanno i requisiti per gli appalti), insieme a Stefano Previti, figlio del parlamentare di Forza Italia Cesare Previti, e ad Adolfo Cucinella, commercialista dello stesso Previti.
In compenso, nella lista dei soci non compare più uno degli azionisti iniziali di quella Soa: la Margiu srl, società della famiglia di Grillo.

Fonte: corriere.it

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