25 nov 2008

«Portatemi il curriculum. E votatemi»

Bufera sul candidato del Pdl alle regionali in Abruzzo, Gianni Chiodi. La denuncia di Storace: fa come Achille Lauro

Gianni Chiodi pubblica e poi ritira un video in cui promette selezioni professionali a gennaio

MILANO - «Anche se la grande stampa ignora le nostre denunce, la realtà è che il candidato del Pdl alla presidenza dell'Abruzzo è in pieno voto di scambio». Lo dice in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, che accusa il candidato del Pdl alle regionali in Abruzzo, Gianni Chiodi per un video elettorale inizialmente pubblicato su Youtube e poi fatto rimuovere. Un video (guarda) intitolato «Tutti i giovani del presidente» in cui si invitavano quanti aspirano ad una nuova prospettiva occupazionale a presentarsi prima del voto a lasciare i propri dati per una selezione professionale da svolgersi a gennaio e che si concludeva con l'invito a votare l'esponente del Pdl alle elezioni di dicembre. Caustico il commento dell'ex ministro: «E' come Achille Lauro che prometteva una scarpa prima e una dopo le elezioni».

«COSI' VIOLA LA LEGGE»
Storace ha preso a cuore la vicenda. «Sulla rete cercando voto di scambio+Chiodi impazzano centinaia di siti che segnalano lo scandalo - fa notare il capo della Destra - ma nessuno gli chiede perchè ha pensato di violare la legge, come avrebbe fatto un Del Turco qualsiasi, promettendo ai giovani abruzzesi selezioni di lavoro dopo il voto in cambio di curriculum prima del voto. È uno squallido tentativo di comprare le coscienze dei giovani: il lavoro è un diritto e non un favore di Gianni Chiodi»

«QUI NON C'E' IL LODO ALFANO»
Storace ha deciso di proiettare in ogni occasione possibile il filmato, già inserito anche nel suo sito, «recuperato dopo la censura da una coraggiosa emittente regionale, Abruzzo24». «È inaccettabile - ha aggiunto l'ex presidente della Regione Lazio - che il principio di legalità venga calpestato dal candidato che fa campagna elettorale con la sponsorizzazione del presidente del Consiglio. Per Berlusconi c'è il lodo Alfano, per Chiodi no».

L'AUTODIFESA DI CHIODI
Dal canto suo lo stesso Chiodi ha cercato di spiegare la propria posizione, in particolare la decisione di toglierlo dalla rete dopo l'emergere delle prime polemiche: «Il messaggio del video rischiava di essere strumentalizzato rispetto alle reali intenzioni del progetto, per questo ho deciso di non farlo trasmettere. Lo spot è stato inserito in maniera inopportuna nel sito Internet, ma è rimasto on line solo poche ore». E quanto alla richiesta dei curricula degli aspiranti lavoratori, Chiodi ha spiegato che si tratta comunque di un proprio progetto e che «subito dopo le elezioni inizierò il censimento per far partire il mio progetto di imprenditorializzazione dei giovani abruzzesi, attraverso una formazione che sarà quella di cui si avverte realmente il bisogno nella nostra regione».

Fonte: corriere.it

Nessun commento:

Posta un commento

Etichette

Post in evidenza

Regioni: molte spese, pochi valori

Non si può definire semplicemente corruzione, sprechi, malgoverno quanto sta emergendo a proposito delle Regioni Quando la quantità di un ...