14 feb 2008
La prima mossa di Ganapini (Ex-presidente Greenpeace Italia)? Finanziare il termovalorizzatore
NAPOLI - La prima mossa di Walter Ganapini suona quasi come una terribile legge del contrappasso. Lui, ex presidente di Grenpeace Italia, lui strenuo oppositore dei termovalorizzatori si trova a dover firmare - nella sua nuova veste di assessore regionale all'Ambiente - un provvedimento che finanzia il completamento del termovalorizzatore di Acerra. Venticinque milioni di euro che dovranno consentire di procedere più speditamente. «Negli scorsi giorni - dice il governatore Bassolino - ho incontrato più volte sia il commissario De Gennaro che il commissario Sottile. Entrambi hanno avanzato la richiesta formale di disponibilità della Regione a sostenere finanziariamente, con risorse adeguate e aggiuntive, lo sforzo del Commissariato per fronteggiare l'emergenza rifiuti e per favorire il rientro nella gestione ordinaria».
Poi aggiunge: «Ho subito incaricato i nostri uffici di compiere tutte le verifiche tecniche e amministrative del caso e oggi – d’intesa con il neo-assessore all’Ambiente Ganapini - posso dire che siamo pronti a mettere a disposizione del commissariato, che li gestirà direttamente, 25 milioni di euro di fondi FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) per la ripresa dei lavori di completamento del termovalorizzatore di Acerra. Già nei prossimi giorni definiremo l'intesa con il Commissario Sottile e col ministero delle Attività Produttive per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro che permetterà di utilizzare subito queste risorse».
Come già aveva annunciato, Ganapini si mostra flessibile sul termovalorizzatore di Acerra, evitando guerre ideologiche su un impianto che ne ha già visto tante.
Una delegazione della Commissione europea sarà giovedì e venerdì in Campania per verificare sul campo quanto si sta facendo per risolvere la crisi dello smaltimento dei rifiuti. La missione è guidata dalla responsabile della direzione ambiente dell’esecutivo Ue, Pia Bucella. «I funzionari avranno così modo di vedere con i loro occhi quanto sta avvenendo in Campania», ha rilevato una fonte della Commissione ricordando che il 31 gennaio scorso Bruxelles ha dato un mese di tempo all’Italia per fare tutto il possibile per affrontare adeguatamente la situazione ed evitare così il deferimento alla Corte di giustizia del Lussemburgo. «La situazione in Campania è intollerabile e capisco molto bene la frustrazione dei cittadini campani», aveva rilevato il commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas in occasione dell’ultimo avviso lanciato all’Italia.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.it
Il termine scandalo deriva dal greco skàndalon, che significa ostacolo, inciampo. Il significato più antico del termine rinvia ad azioni o discorsi che danno cattivo esempio.
Nell'accezione corrente uno scandalo è l'effetto di un'azione che, una volta divenuta di pubblico dominio, causa un turbamento della sensibilità morale pubblica, prevalentemente in materia di sesso, denaro ed esercizio del potere. Il turbamento deriva in genere, più che dall'infrazione di singole norme, dal fatto che le azioni considerate "scandalose" sono caratterizzate da una commistione impropria delle categorie citate, che tale commistione è stata resa pubblica e/o che le azioni "scandalose" hanno com protagonisti personaggi pubblici.
I motivi di scandalo variano quindi in funzione delle epoche, delle culture e delle classi sociali in cui tali comportamenti vengono messi in atto e resi noti. Essendo la notizia pubblica di un fatto il motore principale dello scandalo, nella società moderna essi vengono frequentemente amplificati - e spesso costruiti - dai media, che promuovono a scandalo (cioè a questione etica di interesse generale) pettegolezzi sulla sfera privata (familiare, affettiva, sessuale) di persone note.
Gli ambiti in cui possono avvenire gli scandali sono i più vari, in ambito politico-finanziario possono riguardare episodi di corruzione e abuso di potere; in ambito privato possono riguardare l'infedeltà coniugale, la sessualità o l'omosessualità delle persone coinvolte, l'abuso fisico a danni di soggetti deboli (es. la pedofilia); in ambito sportivo è spesso motivo di scandalo una condotta sleale (ad esempio, casi di corruzione e doping).
Concernendo azioni "discutibili", molto spesso gli scandali hanno conseguenze politiche e giudiziarie. Ancor più spesso vengono strumentalizzati a scopo politico o economico.
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