26 ott 2007

Le inchieste di Milano influenzate dai poteri occulti, e le pressioni sui giudici in Calabria

CLEMENTINA FORLEO: «Ho subito intimidazioni». Dai carabinieri la sua denuncia De Magistris ad Annozero: «Il Csm dica se posso lavorare in Calabria»
Il pm: «Poteri occulti influenzano le mie inchieste». Il gip di Milano: «Vogliono che i giudici stiano a casa»

ROMA - «Non sono nemico di Clemente Mastella». Luigi De Magistris torna a parlare in tv. E lo fa ancora una volta in collegamento da Catanzaro con la trasmissione di Michele Santoro, "Annozero" (alla quale partecipa anche il gip di Milano Clementina Forleo).
Il pm de Magistris in collegamento da Catanzaro durante la trasmissione «Annozero» condotta da Michele Santoro (Ansa)
«Io ho il massimo ossequio per la Costituzione e le istituzioni della Repubblica - dice il pm - non vivo la sindrome dell'accerchiamento, ma certo registro una certa mortificazione, che è molto rilevante per un magistrato che nel giro di 7-8 mesi si è visto sottratto indagini importanti. Chiedo al Csm - aggiunge - di sapere se ci sono le condizioni per esercitare questo lavoro in Calabria. Io voglio rimanere in Calabria e continuare a lavorare qui, come ho fatto in tutto questo tempo, di giorno e di notte. È un diritto, il mio, ma soprattutto - conclude - un dovere chiederlo». Cosa ne pensa del proiettile inviato a Mastella? «Un fatto inquietante - risponde De Magistris - che dimostra che c'è qualcuno che mesta nel torbido».

L'AVOCAZIONE DELL'INCHIESTA «WHY NOT» - Poi de Magistris si è soffermato sull'episodio dell'avocazione da parte della procura generale di Catanzaro dell'inchiesta «Why not» e prima ancora (da parte del procuratore capo di Catanzaro) dell'inchiesta Poseidone definendo entrambi gli atti «illegittimi». «Mi preoccupa - ha poi aggiunto de Magistris - che l’Anm abbia detto ben poco, per non dire niente su questa avocazione". Infine, il magistrato ha fatto sapere che «tutti coloro che hanno lavorato a questa inchiesta hanno subito intimidazioni».

POTERI OCCULTI - Alla domanda poi se ci fossero dei poteri occulti che avessero influenzato le sue inchieste de Magistris ha risposto: «Sì». «Stanno facendo il vuoto intorno a queste indagini» ha aggiunto de Magistris. Il magistrato ha aggiunto che quasi tutti coloro che hanno collaborato con lui nelle diverse inchieste «hanno subito intimidazioni, pressioni e tenattivi in ogni modo per allontanarli dall'indagine». De Magistris ha inoltre riferito che nel caso suo gli è capitato di andare di domenica in ufficio in Procura e «senza che nessuno mi avesse detto niente mi era stato tolto dall'armadio il fascicolo» dell'inchiesta «Why Not».

FORLEO - Il gip di Milano Clementina Forleo ha invece esordito affermando che «se si toccano i fili della corrente, quelli dei pali della luce, si muore. Per questo dicono che i giudici forti è meglio per tutti che stiano a casa, che stiano zitti, che siano sobri, che scrivano sentenze. E questo provoca in me molta amarezza». Poi l'accusa del gip di Milano: «Ho subito «intimidazioni da soggetti istituzionali ed appartenenti alle forze dell'ordine». Il magistrato ha detto di aver «trascorso ieri l'intera giornata» a riferire queste intimidazioni subite alla polizia. Alle domande del conduttore Michele Santoro su chi fossero questi soggetti istituzionali, Clementina Forleo ha precisato soltanto che si tratta di magistrati non del suo ufficio.

LA CONFERMA DEI CARABINIERI - La conferma delle dichiarazioni effettuate dalla Forleo ai carabinieri è arrrivata dal colonnello Giovanni Inghileri, capo di Stato Maggiore della Regione Lombardia. I carabineri sono i responsabili della sua sicurezza personale.Da quanto si è appreso il Gip è rimasto negli uffici di via Moscova dei carabinieri dalle 10 alle 13,30 e ha riferito fatti ed episodi da lei vissuti e vicende in cui è stata coinvolta dal 2005 a oggi. Gli ufficiali del nucleo operativo, che non erano a conoscenza della sua partecipazione alla trasmissione televisiva, si sono limitati a verbalizzare il suo racconto senza fare alcuna domanda.
Fonte: corriere.it

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