5 giu 2012

Vaticanleaks , è il maggiordomo del Papa il corvo che ha fatto uscire dal Vaticano le carte

Arrestato Paolo Gabriele, secondo la Santa Sede «aveva documenti riservati». Benedetto XVI: addolorato e colpito

È il maggiordomo del Papa il "corvo" che ha fatto uscire dal Vaticano le carte segrete. Si tratta di Paolo Gabriele, aiutante di camera della famiglia pontificia (in sostanza il cameriere del Pontefice) che è stato già arrestato. Benedetto XVI, informato dell'accaduto, secondo una fonte vicina al Pontefice ne sarebbe rimasto «addolorato e colpito». Venerdì mattina Gabriele sarebbe stato ascoltato in un interrogatorio dal promotore di giustizia vaticano, Nicola Picardi.

DOCUMENTI RISERVATI
Le autorità vaticane avevano poi dato notizia del fermo di una persona «in possesso illecito di documenti riservati». Almeno così aveva riferito in mattinata il responsabile della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, senza però rivelare il nome del "corvo". Ma secondo alcune indiscrezioni, una mole ingente di documenti riservati è stata trovata dalla Gendarmeria Vaticana nell'appartamento di Gabriele, inserito nella «Famiglia del Papa» dopo essere stato a servizio del prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harwey.

IL MAGGIORDOMO
Gabriele, Paoletto negli ambienti vaticani, figura nell'Annuario Pontificio con la qualifica di «aiutante di camera» di Benedetto XVI ed è tra i «familiari» di Sua Santità. Fa parte infatti del ristretto gruppo di persone ammesse all'interno della «famiglia pontificia». Una selezionatissima cerchia di persone che lavorano a contatto con il Papa: uno staff di collaboratori in cui figurano anche quattro laiche, coordinate da una suora tedesca. È diventato maggiordomo del Pontefice nel 2006, con il passaggio di consegne da parte di Angelo Gugel, per anni a servizio di Giovanni Paolo II. Gabriele sarebbe uno dei pochi laici ammessi all'interno delle stanze degli appartamenti papali.

LE FUNZIONI
Il suo ruolo prevede la cittadinanza vaticana e infatti vive con la famiglia in una palazzina all'interno della mura leonine, nella zona residenziale dello Stato. Già fin dalle prime ore del mattino, l'aiutante di camera compare nella stanza del Pontefice per aiutarlo a vestirsi e partecipa alla messa che il Papa celebra in forma privata nella Cappella dell'Appartamento. L'aiutante lo segue poi negli appuntamenti della giornata, come le udienze pubbliche e private. Tra i suoi compiti, anche quello di servire il Pontefice al momento del pranzo quando, non di rado, egli stesso siede poi alla tavola di Benedetto XVI per consumare i pasti. Alla sera, prepara la stanza da letto del Pontefice e si congeda quando Ratzinger si ritira nel suo studio. Inoltre, assiste il Papa anche durante i viaggi. Proprio per il suo ruolo, ha accesso a tutte le «chiavi» che aprono porte, scale e ascensori tra i più riservati del mondo.

IL LIBRO DI NUZZI
Nei giorni scorsi il Vaticano aveva definito «atto criminoso» la pubblicazione di documenti riservati e di lettere private al Papa in un libro del giornalista Gianluigi Nuzzi. Lettere top secret indirizzate al Pontefice e al segretario particolare, Georg Ganswein. Documenti riservati sul caso Boffo, su Emanuela Orlandi, su incontri privati di Benedetto XVI. D'altro canto fra le numerose carte uscite in questi mesi dai sacri palazzi, molte non sembrano aver a che fare direttamente con l'Appartamento del Papa, sono comunicazioni interne fra cardinali e lati funzionari, il che lascia aperta la porta all'ipotesi dell'esistenza di più talpe, una possibilità che a quanto pare non è stata scartata e anzi è oggetto di indagine. In quanto a Gabriele, è certo che possedeva documenti «che non doveva avere», tuttavia bisognerà verificare se è stato lui a passarli o in che modo questo sia avvenuto. Ci sarà un processo che seguirà le norme della legge vaticana.

GOTTI TEDESCHI
L'arresto del maggiordomo è solo l'ultimo capitolo del Vaticanleaks e dello scontro interno al Vaticano degli ultimi giorni: giovedì la discussa sfiducia al presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. Il banchiere guidava l'Istituto per le opere di religione - la cosiddetta banca vaticana - dal 2009, un periodo relativamente breve ma denso di avvenimenti e tensioni.

Fonte: corriere.it

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