27 gen 2010

Offerte a Cracchi nel mirino, probabile nuova accusa a Delbono. L'incontro a casa Gallo sarebbe avvenuto due giorni prima che lei fosse sentita dal pm.

All’avvocato Paolo Trombetti (che questa mattina è stato in Procura per chiedere al pm Morena Plazzi di riascoltare Flavio Delbono una seconda volta) non risulta ci siano nuove accuse verso Delbono. Eppure, l’ipotesi di un’imminente incriminazione dell’ex sindaco di Bologna per il reato di induzione a tacere o a rendere dichiarazioni mendaci davanti all’autorità giudiziaria (ovvero il tentativo di convincere Cracchi a non dire tutto o a mentire sul peculato davanti ai pm), sembra quanto mai imminente.

L'INCHIESTA
In Procura a questo non si trovano conferme, ma tutto lascia credere che sia una questione di ore. Se è vero che il lavoro di ricerca di riscontri, conferme e verifiche alle parole (tra loro differenti) di Delbono e Cracchi non è ancora finito (e gli inquirenti intendono farsi un quadro il più possibile preciso), intanto questa mattina gli inquirenti hanno concluso le audizioni delle due persone indicate dall’ex sindaco come testimoni della bontà delle sue parole, ovvero Manuela Gallo (consulente di Cup 2000) e Luisa Lazzaroni.

LAZZARONI
Lazzaroni, sentita stamattina, ha detto di non aver mai assistito a un incontro tra i due ma di essere stata unicamente latrice di una busta consegnata a Cracchi, da parte di Delbono, prima della campagna elettorale (tra l’altro senza sapere che dentro ci fossero dei soldi, quelli destinati a Cracchi per le spese di separazione).

GALLO
Gallo, invece, che è stata sentita sabato pomeriggio subito dopo le cinque ore di interrogatorio di Delbono, avrebbe spiegato al pm Plazzi che l’ex sindaco e Cracchi si sono incontrati a casa sua due volte, nelle ultime settimane dopo la riapertura dell’inchiesta. Il secondo incontro, pare, sarebbe avvenuto giovedì 14 gennaio, ovvero due giorni prima dell’interrogatorio di Cracchi in Procura. Davanti ai pm, però, a quanto risulta, Gallo avrebbe spiegato sì di aver ospitato i due incontri, ma avrebbe detto di non essere stata presente per tutto il tempo del colloquio tra i due. Una circostanza, questa, che farebbe indebolire il suo ruolo di garante, indicato da Delbono, sul fatto che lui non avrebbe fatto offerte a Cracchi in vista dell’interrogatorio (come invece la sua ex compagna sostiene).

IL DIFENSORE
Trombetti, oggi, parlando in Procura coi cronisti, ribadisce categoricamente che «non ci sono stati pagamenti, minacce e offerte verso Cracchi» e assicura che non ha avuto notizia di nessun nuovo capo di imputazione. A chi gli fa notare che però, forse, incontrare Cracchi nei giorni precedenti l’audizione di lei non è stata una grande idea, Trombetti replica: «Questo dimostra quanto sia importante l’aspetto personale. Se fosse stata un’altra persona Delbono non avrebbe accettato a vederla; trattandosi di lei, la donna con cui ha passato sette anni, gli è sembrato giusto incontrarla. Tra l’altro, l’ha fatto in un bar, non voleva di certo nascondersi». Gli incontri al bar di via Gramsci sarebbero quelli in cui i due, a detta dello stesso Trombetti, erano soli.

Fonte: corrieredibologna.it

Nessun commento:

Posta un commento

Etichette

Post in evidenza

Regioni: molte spese, pochi valori

Non si può definire semplicemente corruzione, sprechi, malgoverno quanto sta emergendo a proposito delle Regioni Quando la quantità di un ...