3 mar 2008

Di padre in Stelvio

Un convegno a Bormio giusto ai piedi delle piste di sci. Tema dell'incontro: 'Finanziaria 2008'. Il titolo può sembrare generico. Ma poco importa. Qualche ora di dibattito e poi via, pronti a gustare le attrazioni turistiche dell'Alta Valtellina. Davvero una pacchia per Francesco Verbaro, dirigente di spicco del ministero della Funzione pubblica con i gradi di direttore per il personale della pubblica amministrazione. Dal 6 al 9 dicembre scorso Verbaro è stato ospite dell'Hotel Palace di Bormio. Il conto, 600 euro per tre giorni di pensione completa, lo ha pagato il Parco nazionale dello Stelvio. Del resto era stato proprio il presidente del parco Ferruccio Tomasi a invitare l'alto burocrate romano. Qualcuno si è domandato perché mai l'ente Parco abbia impiegato risorse proprie per finanziare un evento destinato agli amministratori locali. Non potevano pensarci i comuni della zona? Di certo non è la prima volta che le iniziative del presidente finiscono per suscitare malumori. Le polemiche sono cominciate fin dal 2004, quando Tomasi, classe 1936, maestro di sci, accanito cacciatore, nonché grande amico dell'allora ministro Franco Frattini (Forza Italia), venne designato al vertice del Parco nonostante fosse privo di qualifiche in campo ambientale e amministrativo.

A volte invece si tratta di affari di famiglia. Come quando il consorzio del Parco, a partire dal 2005, ha stanziato diverse decine di migliaia di euro per realizzare documentari naturalistici. L'incarico è stato affidato a +Valli Tv, la televisione locale dove lavora il figlio del presidente, Riccardo Tomasi. Il quale, sempre nel 2005, ha curato le riprese del convegno Stelvio 70, con una spesa di 9.300 euro a carico del comitato di gestione della parte trentina del parco. All'occorrenza Tomasi junior sa rendersi utile anche senza telecamera. Nel luglio 2007, a nome del gruppo Volkswagen, ha trattato con i vertici del parco l'organizzazione delle escursioni in fuoristrada riservate a persone disabili. Che si sappia, gli organi di controllo non hanno sollevato obiezioni. Le richieste di chiarimenti si sono invece concentrate sui rimborsi spese di Tomasi padre. Secondo il collegio dei revisori dei conti, nel 2005 il presidente del Parco avrebbe ricevuto circa 15 mila euro "in difformità ai chiarimenti" forniti dal ministero dell'Ambiente. Tema spinoso, che ha provocato discussioni tra gli stessi revisori. Fino a quando, nel 2007, un nuovo regolamento in materia ha messo fine alle polemiche. Gli amministratori del Parco hanno diritto ai rimborsi delle spese per i trasferimenti dalla loro residenza alla sede dell'Ente. E Tomasi vive a Bedizzole, in provincia di Brescia, a 200 chilometri da Bormio. Così nel 2007 le sue note spese, tra benzina e hotel, sono arrivate a un totale di 24.459 euro.

Fonte: espresso.repubblica.it

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