9 gen 2008

Rendite colpite per detassare i salari: l'ennesima bruttura dei sindacati

Aliquota del 20% su Bot, depositi e capital gain. Via al patto per lo sviluppo
A marzo l'entità degli sgravi. Prodi: copertura per i contratti pubblici

ROMA - Parte la trattativa sul potere d'acquisto e la prima carta che il governo gioca è la decisione di armonizzare al 20 per cento le imposte sulle rendite finanziarie (dai Bot alle obbligazioni ai conti correnti) per destinare i 2-3 miliardi di gettito alla detassazione dei salari. Obiettivo: arrivare alla firma di un patto per lo sviluppo, la produttività ed il potere d'acquisto.

La volontà espressa dal governo ha provocato una apertura di credito da parte del sindacato: lo sciopero per ora è accantonato, ma resta una situazione di tregua armata in vista delle altre riunioni calendarizzate entro fine mese. Tesi anche i rapporti all'interno della maggioranza: per questo un vertice è previsto per giovedì 10 dove sinistra radicale e l'ala Dini-Bonino già si presentano divisi soprattutto sul nodo della produttività.

"Abbiamo detto ai sindacati - ha riferito il ministro del Lavoro Damiano - che abbiamo alle spalle dei buoni risultati e che siamo certi che avremo anche dei buoni risultati dalla lotta all'evasione fiscale e dal lavoro nero. In più - ha aggiunto - ci aspettiamo risorse anche dall'intervento sulle rendite finanziarie". Parole analoghe anche dal leader della Cisl Bonanni: "Il governo - ha annunciato - ha confermato la volontà di rivedere la tassazione sulle rendite finanziarie".

L'incontro di ieri a Palazzo Chigi, durato circa 4 ore, definito "interlocutorio", non ha scoperto più di tanto le carte del governo sulla questione delle risorse: per sapere se gli 8 miliardi che vengono ritenuti necessari per varare il pacchetto potere d'acquisto ci saranno tutti si dovrà attendere marzo. "Dovremo attendere aprile con la Trimestrale di cassa", ha detto Damiano. Sulla stessa linea di "attesa della Trimestrale" anche il ministro Santagata (Programma).

Sul tavolo anche la questione delle risorse per il biennio 2008-2009 del contratto degli statali. Bonanni è apparso soddisfatto: "Prodi si è impegnato a mettere le risorse". Le risorse, stando al tasso d'inflazione programmata (1,7 nel 2008 e 1,5 nel 2009) ammontano a circa 4 miliardi: parte di questi potranno scattare dal gennaio di quest'anno. "Riformare l'amministrazione e premiare i meritevoli", ha sintetizzato Prodi accennando anche alla necessità di cambiare registro nell'ambito del pubblico impiego.

Cauto il giudizio complessivo del leader della Cgil Epifani: "Sospendiamo il giudizio, l'esecutivo condivide gli obiettivi, aspettiamo le proposte". Assai più scettico il segretario della Uil Angeletti: "Poteva andare meglio, ma dubito che aspetteremo aprile: il governo deve agire al massimo tra un mese". Lo sciopero, che avrebbe dovuto essere deciso il 15 gennaio, sembra tuttavia disinnescato. Almeno in attesa delle più dettagliate proposte

Fonte: repubblica.it

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