25 gen 2008

I giovani di Napoli, forse qualcuno di loro è da gettarsi nella munnezza

Napoli: i giovani spazzano via i rifiuti, ma solo davanti a una discoteca per entrare
Centinaia di ventenni si sono ritrovati giovedì sera al discobar «Mood» di Pozzuoli

Alcune centinaia di giovani si sono dati appuntamento giovedì sera per spazzare i rifiuti che da settimane ammorbano il capoluogo partenopeo dopo un passaparola via internet che ha ottenuto circa 20 mila contatti. Una nobile iniziativa, sul tipo di quella del 1966 con i volontari che affuirono a Firenze dopo l'alluvione, per dimostrare che la società civile napoletana non è in agonia e la salvezza può venire dai più giovani? Non proprio.

DISCOTECA
L'iniziativa, di per sé lodevole, era diretta a un obiettivo ben preciso. Non si volevano pulire dalla monnezza le piazze del centro o togliere i rifiuti dagli ingressi delle scuole delle periferie, che impediscono agli studenti di seguire le lezioni. No: i giovani si sono dati appuntamento davanti al discobar Mood a Pozzuoli (Na), un locale molto alla moda tra i giovani trendy napoletani. Qui, muniti di sacchi e guanti, si sono dati da fare dalle 23,30 sino alle 2 di notte prima di entrare in discoteca, così dicono gli organizzatori.

IDEA
L'idea era venuta due giorni fa al duo musicale 'Cinema 2', composto dalla romagnola Andrea Delogu e dalla venezuelana, ex Miss Italia nel mondo, Barbara Clara. In poche ore sono stati raccolti 300 sacchetti di spazzatura.

IL WWF PARTE CIVILE AL PROCESSO
Intante sul fronte giudiziario, nel maxi processo sui rifiuti che si è aperto il 19 gennaio presso l’aula bunker del Tribunale di Napoli i giudici hanno accolto la richiesta del Wwf di costituirsi parte civile in proprio ed in sostituzione delle 5 province Campane che sono invece assenti in quello che potrebbe essere uno dei più grandi processi per reati contro la salute e l’ambiente. Vi figurano tra i 28 imputati nomi di spicco del panorama politico-economico italiano i quali, se rinviati a giudizio, dovranno rispondere della gestione illecita ed inefficace in materia di rifiuti, che ha condotto al collasso delle istituzioni preposte alla gestione dei rifiuti e alla conseguente crisi cronica in questa regione. I Pm della Procura della Repubblica di Napoli hanno chiesto il rinvio a giudizio per abuso in atti ufficio, recupero illegale dei rifiuti, gestione illecita degli impianti, stoccaggio illegale ed altri reati ancora imprenditori come Paolo e Pier Giorgio Romiti e amministratori come il Governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino, in qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti dal 2000 al 2004. «La coincidenza di questa buona notizia con quella dell’apertura dell’Anno giudiziario, inaugurato oggi in Corte di Cassazione, ci costringe a riflettere sul fatto che sul sistema giustizia grava spesso l’onere di tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente in sostituzione di una pubblica amministrazione troppe volte colpevolmente assente» ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del Wwf Italia.

Fonte: corriere.it

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