6 ott 2007

Torino, ok alle 'stanze del buco': via i tossicomani dalle strade

Mozione in consiglio comunale sull'onda dell'esempio di Amsterdam, Sydney, Vancouver e Barcellona: "intercettare i fruitori di sostanze stupefacenti riducendo il consumo in luoghi pubblici ma anche redimere il tossicodipendente". Levata di scudi della destra Commenta

Roma, 28 settembre 2007 - "Il documento (scritto in politichese e firmato da venti consiglieri comunali) è lungo quattro cartelle. Ma la notizia, che nella lotta all'uso di stupefacenti sistema Torino sullo stesso piano di Amsterdam, Sydney, Vancouver e Barcellona, arriva alla fine della mozione: "In accordo con la Regione Piemonte e le Asl, s'impegna il sindaco a promuovere la sperimentazione di 'Sale del Consumo', rivolte a chi fa uso di sostanze illegali, con l'obiettivo di intercettare i fruitori di sostanze riducendo il consumo in luoghi pubblici".

Lo riferisce La Stampa che parla di un accordo nella maggioranza torinese per dare il via libera in città, prima metropoli italiana, alle 'narcosale'.

Traduzione: Torino, prima città d'Italia, chiede al suo sindaco Chiamparino, che tra l'altro fu il primo ad auspicare l'arrivo delle narcosale, già nell'inverno scorso, continua il quotidiano, di realizzare le "stanze del buco", anche se il termine non piace quasi a nessuno all'interno della maggioranza di centrosinistra. "È una definizione dura, che racchiude in sè un senso di squallore e abbandono - sostiene il primo firmatario della mozione, Marco Grimaldi, di Sinistra Democratica - e poi stravolge il vero obiettivo del nostro progetto: non solo togliere i drogati dalla strada fornendo loro assistenza medica e psicologica, ma cercare di coinvolgerli in un percorso di recupero".

E se la Sinistra democratica chiarisce al giornale che si tratterà di una struttura completa, che ha l'obiettivo di redimere il tossicodipendente, il capogruppo dell'Ulivo Andrea Giorgis sottolinea (forse per venire incontro anche alle richieste dell'ala cattolica della Margherita) che questo recupero rappresenterà una 'conditio sine qua non'. "O il tossicodipendente accetterà di cominciare, assieme agli operatori e ai medici, un cammino condiviso, di disintossicazione - afferma - oppure non potrà nemmeno chiedere di farsi la dose".

LEVATA DI SCUDI

Il progetto di istituire le 'narcosale' per togliere i drogati dalle strade e assisterli meglio provoca una vera e propria levata di scudi nel centrodestra. «Davvero, ormai non ci sono più limiti, non ci sono più confini. Oggi ci arriva la notizia che a Torino è tutto pronto e che si vuol passare dalle parole ai fatti: le stanze del buco o, più elegantemente, narcosale diverranno una realtà. Chi vuole drogarsi, si può accomodare».

È quanto dichiara Maria Elisabetta Casellati, vicepresidente dei senatori di Forza Italia. «La verità- chiude Casellati- è che così si dà partita vinta ai fautori della droga libera e noi non vogliamo assistere passivamente a questo scempio».

E rincara Isabella Bertolini: «No alla droga di Stato. Sono assolutamente contraria alle narcosale. Respingiamo con fermezza il modello propugnato dagli amministratori e dai ministri della sinistra. No alle istituzioni che distribuiscono siringhe, droga e morte. soldi in programmi di prevenzione e recupero».

"Questa è pazzia - scatta Paolo Grimoldi, Lega - L'idea di aprire stanze del buco dove chi vuole può andare a drogarsi è folle. È questo il messaggio che la sinistra vuole lanciare ai nostri giovani?. Le narcosale? «un cinema dove vedere la morte in diretta», sentenzia dal canto suo la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore.
«Altro che sindaco sceriffo. Chiamparino è un sindaco spacciatore. È aberrante e illegale il progetto di creare a Torino delle stanze del buco per distribuire droga di Stato o comunale. L'ipotesi avanzata dall'amministrazione della città piemontese è in contrasto con la legge. Contro questo tentativo non solo presenterò un'interrogazione al governo, ma anche un esposto alla magistratura», avverte l'esponente di Alleanza nazionale Maurizio Gasparri.

«È desolante la superficialità con la quale il ministro Turco lancia messaggi devastanti e contraddittori su un tema cosi delicato come quello della droga, plaudendo alla sperimentazione di esperienze fallimentari come quelle delle stanze del buco, cinica e immorale risposta al dramma delle tossicodipendenze», afferma, in una nota, il deputato Udc Carlo Giovanardi, titolare della delega sulla lotta alle tossicodipendenze nel governo Berlusconi, e padre con Fini dell'attuale legge in materia.

PLAUSO A SINISTRA

Di tutt'altro tenore le reazioni a sinistra. Anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, scende in campo sulla vicenda delle 'sale del consumò, che venti consiglieri comunali hanno chiesto di istituire in via sperimentale sotto la Mole. «Come ho già avuto modo di dire più volte - sottolinea il primo cittadino - il progetto delle narcosale va nella direzione giusta. A patto che si rispettino alcune condizioni».

«Deve essere innanzitutto un progetto sperimentale rivolto ai tossicodipendenti cronici e che va verificato strada facendo», precisa Chiamparino osservando poi che «deve essere inserito in un contesto di assistenza sanitaria, psicologica e sociale che si configuri all'interno di un percorso di recupero del tossicodipendente che in ogni caso deve essere consenziente».

«Le narcosale sono una iniziativa da sostenere pienamente», approva dal canto suo Tommaso Pellegrini, deputato Verde della commissione Affari sociali, secondo il quale «l'avvio della sperimentazione che noi Verdi abbiamo sempre sostenuto è un esempio di intervento e sostegno pubblico alla piaga delle tossicodipendenze. Le critiche - avverte - sono molto ipocrite, nascono dal tentativo di nascondere il problema anche a costo di abbandonare le persone colpite a se stesse».

MUCCIOLI: NON RISOLVONO IL PROBLEMA

"Ci sono due modi di affrontare il problema della droga: le 'narcosalè o il recupero integrale della persona. Quello proposto a Torino, è un modo per convivere alla meno peggio con un dramma che non si vuole affrontare. Tanto meno risolvere. Il messaggio delle stanze del buco è chiaro: ti droghi da parecchio tempo, farti cambiare vita è troppo impegnativo, difficile, costoso, continua pure. Puoi morire, ma basta farlo lentamente, senza dare troppo fastidio e non sotto gli occhi imbarazzati della gente normale".

Fonte: quotidiano.net

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