22 giu 2012

«Nicole Minetti fece la lap dance nuda davanti a Berlusconi»

Il racconto di Ambra Battilana davanti alla consigliera regionale. Fede: «Non capisco, mi ha ringraziato»

MILANO - «Nicole Minetti fece uno spettacolo al palo della lap dance e rimase nuda, solo con le scarpe con diamantini argentati, e poi si mise a ballare vicino a Berlusconi, toccava e si faceva toccare come le altre». La scena "a luci rosse" è stata descritta, davanti ai giudici milanesi, da Ambra Battilana, ex miss Piemonte e la prima ragazza parte civile (insieme con Chiara Danese) a parlare come teste nel corso del processo sul caso Ruby a carico di Emilio Fede, di Lele Mora e della stessa consigliera regionale, la quale, seduta a fianco ai suoi legali, ascoltava la deposizione. L’avvocato Stefano Castrale ha comunicato che Chiara Danese, ex miss Piemonte e parte civile nel processo, «non si è potuta presentare a testimoniare oggi, perché finalmente ha trovato un lavoro

LA SERATA NELLA VILLA
Ambra, 20 anni, che era presente ad una serata ad Arcore nella villa di Silvio Berlusconi nell'agosto del 2010, è una delle cinque ragazze - assieme a Chiara Danese, Imane Fadil, Barbara Guerra e Iris Berardi - parte civile nel dibattimento, perché lamenta di aver subito danni morali e di immagine per essere stata accostata «a una escort, ad una prostituta». «Quella sera - ha raccontato Battilana - ho visto contatti fisici, ho visto Silvio Berlusconi ed Emilio Fede nella sala del bunga-bunga che si facevano toccare nelle parti intime da ragazze nude e queste ragazze che si facevano toccare il seno e il sedere».

LA STATUETTA
Ambra ha raccontato che la sua amica Chiara Danese si era sentita male poco prima, e che Fede le aveva preparato un tè ed era rimasto solo con lei. Secondo Ambra, il suo malessere nasceva dal fatto che non era stata una cena «normale». Ambra ha confermato il racconto già fatto da Chiara Danese: durante la cena Berlusconi portare la «statuetta di Priapo»: era un «omino di legno con sopra una botte, togliendo la botte rimaneva questo omino con un pene sproporzionato rispetto al resto della statuina». Le ragazze, tra cui «Roberta Bonasia, simulavano un rapporto orale con questa statuetta». «Con Berlusconi facemmo un giretto delle sale, c'era questa sala molto grande, coi palloncini con la scritta "viva Silvio". Mentre facevamo il giro della villa, Berlusconi ci dava dei colpi sul sedere per farci andare più veloci», ha aggiunto. «Ebbi la percezione che fosse come un palpeggiamento - ha spiegato Ambra - l'ho solo guardato e lui è passato avanti, come se avesse capito che non doveva farlo». La ragazza ha raccontato di avere rifiutato dei regali offerti dall'ex premier e poi ha spiegato cosa accadde nella saletta del bunga bunga.

IL BALLO
«A un certo punto, le ragazze cominciarono a ballare, io e Chiara eravamo sedute sui divanetti. Alcune di loro, tra cui la Bonasia, erano vestite da infermiere, col cappellino e lo stetoscopio. La Bonasia giocava con un frustino. Le ragazze hanno fatto una gara di ballo e Maristhell (Polanco, ndr) ha alzato la gonna. Fede allora ha detto "Che bel sedere che ha, le ho messo la fascia a un concorso". Erano tutte abbastanza nude, alcune completamente. A un certo punto, la Minetti ha fatto la lap dance e poi è rimasta nuda con le scarpe coi diamantini argentati».

IL PIANTO DI AMBRA
L'avvocatessa di Ambra, Patrizia Bugnano, le ha chiesto come le sia cambiata la vita dopo la partecipazione a quella serata e l'eco mediatica che ne è seguita: «Lavoravo come modella e avevo dei contatti di lavoro che non si sono fatti più sentire. Su Google sono persino più famosa di Ambra Angiolini. Adesso cerco di lavorare col cognome di mia madre. Quando uscì il mio nome, i giornalisti venivano a fermarmi all'uscita della scuola per geometri dov'ero iscritta all'ultimo anno - e qui Ambra si è emozionata e ha versato qualche lacrima, asciugata con un fazzoletto che le porge il pm - i miei compagni di classe mi si rivolgevano e mi guardavano in un altro modo». Battilana si è anche messa a piangere in aula, quando uno dei difensori, in contro-esame, ha fatto riferimento ad una sua denuncia per violenza sessuale nei confronti di un uomo anziano che lei avrebbe conosciuto quando era minorenne, chiedendo alla giovane se avesse ricevuto 2 mila euro da quell'uomo. «Era il mio fidanzato - ha precisato Ambra, che poi ha negato di avere mai scritto nella denuncia, diversamente da quanto sostiene Pecorella, di avere avuto rapporti a pagamento con quest'uomo.

FEDE: «MI HA RINGRAZIATO»
«Non capisco davvero come spiegare tutto ciò», ha commentato l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede, interpellato al telefono, in merito alle dichiarazioni di Ambra. «Eppure quella sera dopo cena Ambra mi mandò diversi sms per ringraziarmi della piacevole accoglienza», ha raccontato. «Quella sera io andai via prima e mi offrii di accompagnare fino a Milano, sotto gli uffici di Mora, Ambra e un'altra ragazza - ha aggiunto Fede -. Lì ad attenderli c'era un loro amico che doveva portarle fino a Torino e durante il viaggio mi arrivarono appunto gli sms di ringraziamento: "Emozionata dalla piacevole accoglienza". Chiara Danese ha dichiarato che quegli sms sono stati inviati da Daniele Salemi, agente delle due ragazze, mentre loro dormivano in auto. «Ma per favore - ha commentato Fede - e poi perché si sono costituite parte civile dopo mesi? Perché le barzellette non facevano ridere? Per la musica che non gli piaceva? Per il menu?»

IL MODELLO
In mattinata è stato interrogato il modello-ballerino laureato in legge Antonio Passaro, che ha testimoniato che Karima El Mahroug, per quanto risultava a lui, non si prostituiva. Anzi: «Ruby mi ha offerto 4 mila euro a settimana perché avessi rapporti sessuali con lei, era lei che voleva pagare me, ma io non le credevo, non credevo a niente di quello che diceva». «Non mi ha mai detto che faceva la prostituta e non mi ha mai parlato di Berlusconi», ha aggiunto. E quando il pm gli ha contestato la conversazione con Ruby intercettata nel settembre 2010 in cui la ragazza gli parlava di Papi, dicendo: «Lei è la pupilla (Noemi, ndr), io sono il culo», il modello ha sostenuto che quelle cose lui le conosceva perché erano già finite sulla stampa (ma le prime notizie sul caso Ruby sono state pubblicate un mese dopo). Passaro ha raccontato anche che la giovane marocchina gli aveva parlato di «Lele Mora, perché la figlia di lui la aiutava» e di una «cena con Fede nel principato di Monaco», ma «mai di Nicole Minetti, invece». Il teste ha detto anche che Ruby affermava di avere 26 anni. «Sicuramente dimostrava più di 20 di anni», ha commentato. Sangermano e il procuratore aggiunto Pietro Forno non sono rimasti soddisfatti dalle risposte di Passaro, tanto che durante l’esame del teste hanno dichiarato: «Poi faremo le nostre valutazioni sulle sue dichiarazioni», alludendo alla possibilità di un’indagine per falsa testimonianza.

IMANE E IL SIRIANO
Nel pomeriggio è stata la volta della modella Imane Fadil, parte civile nel processo, che ha raccontato che cosa ha visto nelle serate ad Arcore. In un'occasione, ha affermato di avere visto Silvio Berlusconi ed Emilio Fede «palpeggiare e toccare le natiche» a Iris Berardi che, a sua volta, «si siedeva sopra di loro». La Fadil ha anche parlato di un siriano «che diceva di essere amico di Berlusconi», incontrato nella primavera del 2011: «Mi disse di andare ad un incontro ad Arcore per avere dei soldi». Denaro che, a una specifica domanda del giudice, sarebbe servito per fornire in aula una testimonianza «reticente». Alla domanda se il siriano, però, fosse spinto da qualcuno ad invitarla a quelle cene, la testimone replica: «Me lo fece capire, non me lo disse. Mi disse che era amico di Silvio Berlusconi, che andava a cena da lui». Una versione dei fatti tutta da verificare e che potrebbe essere smentita o confermata dalla diretta voce del siriano, che è stato identificato attraverso un complesso lavoro sulla scheda sim del cellulare regalato a Fadil e che il pm Antonio Sangermano ha chiesto di poter sentire in aula nelle prossime udienze.

Fonte: corriere.it

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