18 ago 2007

L'idea innovativa di Reggio Calabria: star della tv a spasso per le strade

L'iniziativa si è concretizzata durante la notte bianca del 10 settembre 2006

Passeggiare fa bene al corpo e ritempra il portafoglio. Ne sa qualcosa Lele Mora che ha organizzato a Reggio Calabria un nuovo modo di fare spettacolo. Ha chiesto agli artisti di camminare lentamente. Null'altro. Camminare, passeggiare per le vie della città, sorridere e stringere mani, come da contratto sottoscritto con la giunta comunale.

Le notti bianche sono l'ultima entusiasmente catena delle feste night and day. Non c'è città oramai che non programmi almeno una notte di baldoria. Parigi è stata l'apripista, Roma ha ampiamente sviluppato l'idea organizzando eventi-monstre, poi Napoli, Milano e giù fino a Reggio Calabria.

Ogni amministrazione che si rispetti ha imposto nel calendario degli appuntamenti da non perdere, la notte colorata, suoni e luci, musica e teatro. Città piene di cose da vedere e da fare, mani che si stringono, famiglie in piazza, festa di popolo larga e condivisa.
Il 30 settembre, per esempio, i napoletani si godranno la fantastica sceneggiatura notturna.

Meno di quindici giorni fa è però toccato ai reggini apprezzare l'idea. E sebbene il municipio sia arrivato all'appuntamento col fiato grosso, la festa, bisogna dirlo, si è sviluppata secondo i ritmi programmati, bella e piena di gente, ricca e allegra. La giunta si è riunita il 7 settembre e ha approvato per il giorno 10 un cartellone di eventi di prima grandezza, sontuoso e irragiungibile per molte amministrazioni. Il sindaco Scopelliti, giovane e sempre al centro dell'attenzione, ha voluto che la città dello Stretto fosse inondata di attori e cantanti, grandi e piccole firme dello spettacolo. Un piano meraviglioso descritto nella sua lunga e articolata espressione artistica dallo slogan: "Svegliati! E' notte".

A Reggio Calabria, non c'è nemmeno da ricordarlo: anche i neonati hanno fatto l'alba. Svegli e felici. Per renderli così l'amministrazione comunale ha deciso di spendere circa 650 mila euro. Tanto davvero. Non arriva alle vette di Roma, ma quasi.

Reggio Calabria ha bisogno di ritagliarsi un nome e sebbene i malanni cittadini siano diversi e tutti angoscianti (in molte case manca l'acqua, per esempio. In altre l'acqua c'è ma è rossastra), l'operazione di marketing territoriale non può subìre contrazioni. E così il 10 settembre a Reggio c'era un sacco di gente: il rock di Piero Pelù, il ritmo del dj Claudio Coccoluto, jazz e funky, concerti di musica classica e diverse performance teatrali.

Il sindaco, come al solito strageneroso, ha voluto offrire ai concittadini una super sorpresa: fargli trovare in strada artisti e personaggi di grande fama. Quindi ha chiesto a Lele Mora, il grande press agent amico dei grandi (chi non lo ricorda quest'estate al Billionaire con Berlusconi?) di cogliere l'idea e svilupparla. E Lele Mora cosa ha fatto? Una cosa bellissima: ha chiesto a un numero davvero ampio di star (ventiquattro) di lasciarsi libera la serata del 10 e di raggiungerlo a Reggio Calabria. Insieme, tutte insieme, le stelle del firmamento televisivo, letterine, vallettine, passaparoline, modelline, meteorine hanno preso l'aereo e sono atterrate a Reggio. Con una cartina geografica davanti Lele Mora ha dislocato, come un generale in guerra, nei punti nevralgici le sue stelle: Costantino Vitagliano e Alessia Ventura, Federica Ricolfi e le Meteorine, Mascia Ferri e Daniele Interrante. Anche Irene Pivetti e Patrick, Nina Moric e Simone Corrente. A tutta questa gente è stato chiesto un impegno indedito ma altrettanto faticoso: camminare su e giù per la città, camminare e sorridere sempre, camminare e lasciarsi abbracciare dai fans, camminare e firmare autografi.

Ventiquattro artisti. La città, inconsapevole, li ha incontrati agli angoli delle strade, al banco dei bar. Impazzite le ragazzine e i ragazzini, deliziati i giovani, ubriachi di gioia perfino gli anziani. Brividi per tutti.

La serata è stata bellissima e Lele Mora, accompagnando tutta questa gente, ha inaugurato il camminamento lento a pagamento. Per questa megapasseggiata ha chiesto solo centoventimila euro. Spiccioli se si tien conto di quel che la città ha ricevuto.

Fonte: repubblica.it

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