11 lug 2015
Mega furto di dati, attacco pirata all’Hacking Team
Le parole segrete scelte per proteggere i dati sensibili erano di una semplicità disarmante: «passwOrd1»; «passwOrd»; «HtpasswOrd». E anche il software che doveva rendere inviolabile l’archivio della società s’è rivelato assolutamente inadeguato. Tanto che i dati sono finiti direttamente in un file Torrent da 400 gigabyte a disposizione di tutti gli smanettoni della Rete. Fatture, contratti, mail private e perfino i dati del fondatore Christian Pozzi. Ma questo non è il resoconto di uno dei tanti attacchi hacker di Anonymous, piuttosto l’inizio di una cyberstory che rischia di provocare un terremoto nelle agenzie di intelligence di mezzo mondo: dall’Egitto al Marocco, passando per Sudan, Cile, Messico, Azerbaigian, Kazakistan, Malesia, Corea del sud, Thailandia, Uzbekistan, Vietnam, Australia, Usa, Germania, Russia, Spagna, Svizzera e Arabia Saudita.
Perché gli archivi violati da misteriosi hacker (l’azione non è stata rivendicata) sono quelli della controversa società di sicurezza informatica «Hacking team» di Milano, già al centro dei dossier di Wikileaks e delle denunce di Human right watch per la collaborazione con gli 007 di Azerbaigian, Etiopia, Nigeria e Sudan che avrebbero utilizzato i software elaborati da Ht per spiare giornalisti e oppositori. Rapporti sempre smentiti dai responsabili dell’azienda (ex studenti del Politecnico con formazione negli Usa) che oggi sarebbero però confermati dai file diffusi in Rete. Il condizionale è necessario perché in questa storia i misteri superano le certezze. A cominciare dalla denuncia dell’attacco - che tra domenica e lunedì ha colpito anche il profilo Twitter della società - e smentito dalla stessa azienda. Il sospetto è che dietro la violazione non ci sia la mano di cyber-attivisti ma piuttosto quella di società concorrenti. L’obiettivo? Spazzare dal mercato dei servizi per l’intelligence l’ormai troppo chiacchierata «Hacking team».
La sede è in un discreto palazzo al civico 13 di via della Moscova, 50 metri dalla questura e dal comando dei carabinieri di Milano. Fino a qualche tempo fa all’esterno del portone c’era una targa che segnalava la presenza dell’ headquarter di Hacking team. La targa è stata imbrattata dai centri sociali dopo la diffusione delle prime notizie sulla collaborazione con regimi totalitari e Paesi nel mirino delle Ong per i diritti umani. I locali sono anonimi, ufficialmente chi lavora si occupa di sviluppo software. In principio (la società è stata fondata nel 2003) è stato il «Da Vinci», programma in grado di violare le memorie dei computer e inviare i dati ad un server esterno (500 mila sterline a licenza). Oggi si chiama «Remote control system» ed è una sorta di virus «trojan» capace di violare i sistemi degli smartphone.
Fonte: corriere.it
Il termine scandalo deriva dal greco skàndalon, che significa ostacolo, inciampo. Il significato più antico del termine rinvia ad azioni o discorsi che danno cattivo esempio.
Nell'accezione corrente uno scandalo è l'effetto di un'azione che, una volta divenuta di pubblico dominio, causa un turbamento della sensibilità morale pubblica, prevalentemente in materia di sesso, denaro ed esercizio del potere. Il turbamento deriva in genere, più che dall'infrazione di singole norme, dal fatto che le azioni considerate "scandalose" sono caratterizzate da una commistione impropria delle categorie citate, che tale commistione è stata resa pubblica e/o che le azioni "scandalose" hanno com protagonisti personaggi pubblici.
I motivi di scandalo variano quindi in funzione delle epoche, delle culture e delle classi sociali in cui tali comportamenti vengono messi in atto e resi noti. Essendo la notizia pubblica di un fatto il motore principale dello scandalo, nella società moderna essi vengono frequentemente amplificati - e spesso costruiti - dai media, che promuovono a scandalo (cioè a questione etica di interesse generale) pettegolezzi sulla sfera privata (familiare, affettiva, sessuale) di persone note.
Gli ambiti in cui possono avvenire gli scandali sono i più vari, in ambito politico-finanziario possono riguardare episodi di corruzione e abuso di potere; in ambito privato possono riguardare l'infedeltà coniugale, la sessualità o l'omosessualità delle persone coinvolte, l'abuso fisico a danni di soggetti deboli (es. la pedofilia); in ambito sportivo è spesso motivo di scandalo una condotta sleale (ad esempio, casi di corruzione e doping).
Concernendo azioni "discutibili", molto spesso gli scandali hanno conseguenze politiche e giudiziarie. Ancor più spesso vengono strumentalizzati a scopo politico o economico.
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